Ragusa – “I vertici delle associazioni nazionali dei dottori commercialisti con in testa il presidente nazionale Anc Marco Cuchel si sono confrontati ieri in Senato sulle motivazioni dello sciopero previsto dal 14 al 22 settembre proclamato dalla categoria oltre a rappresentare le istanze ai gruppi della Consulta parlamentare dei commercialisti e presso il Governo. Le istanze hanno trovato un positivo accoglimento e vi è stato l’impegno a sostenere le ragioni dei commercialisti”. Così il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino, a proposito dell’incontro di ieri che ha coinvolto, oltre ai rappresentanti della Consulta, anche i vertici del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e i presidenti delle associazioni di categoria Adc, Aidc, Anc e Ungdcec.
“Abbiamo richiesto – spiega Paolino – l’eliminazione delle sanzioni sui versamenti dal 20 agosto al 30 settembre, una moratoria sui termini per le richieste dei benefici economici a fondo perduto, uno spostamento dei termini per il bonus sanificazione, l’istituzione presso il Mef di un tavolo permanente di consultazione sulla riforma tributaria, sul contenzioso tributario e sui provvedimenti fiscali in elaborazione. A margine dell’incontro, i rappresentanti del Consiglio nazionale, che sembrano sposare in pieno la linea delle associazioni di categoria, e una delegazione sindacale è stata ricevuta dal presidente della commissione Finanze del Senato Luciano D’Alfonso il quale ha ribadito l’impegno affinché le istanze che sono state rappresentate nell’incontro siano veicolate e sostenute presso i decisori.
Aspettiamo, dunque, che da questo confronto possano emergere risultati positivi rispetto alle richieste inoltrate e che risultano essere cruciali per la categoria messa a dura prova dal momento storico che stiamo vivendo e che ravvisa la necessità di ottenere risposte essenziali nel percorso avviato di sostegno alle piccole e medie imprese che costituiscono il substrato produttivo della nostra economia. Nel frattempo, Anc Ragusa chiede a tutti i colleghi di aderire in massa all’astensione collettiva per dare un segnale forte di coesione e unità a questa classe politica che sembra non percepire le reali esigenze dei contribuenti e dei professionisti che li seguono.
E’ tempo di dire basta, basta alle normative schizofreniche, basta alle semplificazioni solo sbandierate ma mai fatte. Chiediamo rispetto e dignità professionale come qualsiasi altra forza lavorativa di questo Paese”.