MILANO – Il Cda di Webuild ha approvato le linee strategiche del gruppo e le proiezioni economico-finanziarie 2020-2023 post-acquisizione di Astaldi relative al core business aggregato, sviluppate tenendo conto dell’attuale contesto macroeconomico connesso all’emergenza sanitaria Covid-19 e che potranno subire variazioni in caso di rilevanti modifiche di detto contesto nonchè di conseguenti ulteriori discontinuità e rallentamenti nelle attività del Gruppo. Gli impatti straordinari della diffusione del Covid-19 e delle misure di sicurezza implementate hanno determinato un rallentamento nella produzione dei cantieri a livello globale che ha inciso sui ricavi del Gruppo. In questo contesto, Webuild è stato in grado di realizzare il 75% delle aspettative iniziali di produzione per l’anno in corso. La minor produzione ha generato un minor assorbimento dei costi fissi che, unitamente a costi straordinari volti a gestire la pandemia e la sicurezza dei lavoratori, hanno ridotto il margine del Gruppo.
Sotto il profilo finanziario, in una situazione d’emergenza che ha dilatato i tempi di incasso dei crediti, Webuild ha continuato a sostenere i propri fornitori. La crisi sanitaria, inoltre, ha avuto riflessi anche sull’assegnazione di nuovi progetti con circa 20 miliardi di iniziative slittate oltre il 2020. In questo contesto, Webuild è rimasta focalizzata nel raggiungimento degli obiettivi strategici e finanziari prefissati, quali: un portafoglio ordini sul fronte delle costruzioni di circa 33 miliardi, equivalente a oltre 5 anni di produzione, ricavi a quota 5,7-6 miliardi (che includendo il badwill stimato salgono a circa 6,2-6,5 miliardi) e un ebitda margin al 4-5% (con il badwill balza a oltre l’11%).
La posizione finanziaria netta su attesta a 0,6-0,8 miliardi. Per il periodo post Covid, l’azienda punta su una evoluzione finanziaria attesa in netto recupero già a partire dal 2021. Tra i target, i ricavi sono attesi a quota 6,5-7,2 miliardi nel 2021 e in un range tra 7,4 e 8,3 miliardi nel 2023. L’ebitda margin è atteso a circa l’8% nel 2021 e sopra l’8,5% nel 2023 mentre la posizione finanziaria netta si attesa a 0,5-0,3 miliardi nel 2021 e 0,3-0,04 miliardi nel 2023.