Secondo le stime preliminari rese note dall’Istat, nel 2020 la spesa media mensile è tornata, anche per le famiglie della provincia di Ragusa, ai livelli del 2000 (2.047 euro; -9,1% rispetto al 2019). Rimangono stabili solo le spese alimentari e quelle per l’abitazione mentre diminuiscono drasticamente quelle per tutti gli altri beni e servizi (-19,2%). È quanto emerge dalle elaborazioni concernenti la povertà assoluta predisposte da Confcommercio provinciale sulla scorta dei dati che l’Istat ha diffuso in queste ultime ore insieme alle stime preliminari delle spese per consumi delle famiglie. “Quello relativo alla spesa media mensile delle famiglie – chiarisce il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – è il calo più accentuato dal 1997 che riporta il dato medio di spesa esattamente al livello del 2000.
A seguito della crisi del debito sovrano, il biennio 2012-2013 è stato il periodo di maggior contenimento delle spese delle famiglie osservato tra il 1997 e il 2019, ma in quella occasione il calo rispetto al 2011 si era fermato al 6,4%”. Nel corso del 2020, le spese per consumi hanno seguito un andamento condizionato dalle restrizioni imposte dalle misure di contrasto alla pandemia via via introdotte. Il calo complessivo del 9,1% è infatti determinato dalle variazioni tendenziali, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a -4,7% nel primo trimestre, -17,4% nel secondo, -4,5% nel terzo e -9,5% nel quarto trimestre dell’anno. “Non crediamo che ci sia bisogno di altri dati – prosegue Manenti – per comprendere come la situazione, per buona parte delle imprese nostre associate, sia assolutamente grave e come sia indispensabile un’azione coordinata e massiccia da parte della politica.
Senza sostegni adeguati non saremo più in grado di ripartire quando ce ne sarà data l’occasione, speriamo il prima possibile”.