Le modalità di rilancio del porto di Pozzallo sfruttando il Recovery plan al centro dell’incontro tra la Cna territoriale di Ragusa e la Giunta locale. Il porto di Pozzallo ha tutte le potenzialità per diventare un’area di interscambio strategica nel Mediterraneo, in grado di intercettare i flussi di navigazione che attualmente transitano a poche miglia dalla costa. Con la propria grande zona retroportuale, esso deve trasformarsi, lungo il corridoio che dalla Scandinavia scende fino a Malta, in una infrastruttura necessaria per le imprese del Sud Est siciliano e non solo. E’ la premessa che ha fatto da cornice all’incontro tra la Cna territoriale di Ragusa, rappresentata dal segretario territoriale Giovanni Brancati con il vicesegretario Carmelo Caccamo, e l’amministrazione comunale, con il sindaco Roberto Ammatuna e l’assessore allo Sviluppo economico Giuseppe Privitera.
L'incontro, da un lato, ha preso spunto dalle riflessioni fatte dall’associazione di categoria nei giorni scorsi sull’avvio delle agevolazioni per le imprese che intendono investire nella Zona economica speciale che, in provincia di Ragusa, ricomprende anche il porto con il suo sistema retroportuale. Dall’altra parte, grande attenzione è stata posta sul documento approvato dal Consiglio comunale e destinato ad impegnare il Governo nazionale ad attivarsi per far sì che il progetto di messa in sicurezza e di ampliamento del porto, circa 140 milioni di euro, possa essere inserito nelle previsioni del Recovery Plan. La Cna ha discusso con l’Amministrazione comunale di Pozzallo le varie opportunità offerte alle aziende che intendono investire nell’area retroportuale, la quale si presta nel modo migliore all’interscambio potendo contare su un supporto logistico meritevole di attenzione e su una zona industriale che, adesso, dall’1 aprile scorso, con l’entrata in vigore delle Zes, può usufruire di agevolazioni speciali.
Grande attenzione è stata posta sulle modalità di espansione dell’infrastruttura che dovrebbe diventare un punto di riferimento per l’intera area del Sud Est visto che, sempre più, adesso, occorre parlare di sistemi portuali e non più di porti singoli. La Cna, dunque, anche in seguito agli input forniti dal presidente territoriale Giuseppe Santocono, ha assicurato che si adopererà per favorire l’inserimento del progetto legato al porto nel dibattito politico-economico a livello nazionale affinché si possano sfruttare al meglio i fondi del Recovery, con ricadute di fondamentale importanza per tutti gli operatori del territorio.