È stato approvato in queste ultime ore l’emendamento al Dl Sostegni che riconosce ai professionisti la sospensione dei termini delle scadenze in caso covid. Il periodo stabilito è di trenta giorni, e non i quarantacinque indicati nella stesura originaria. Una riduzione, a quanto pare, dettata da supposti limiti di copertura “Nonostante ciò – sottolinea il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino – non possiamo che gioire per una decisione che non esitiamo a definire di portata storica, in quanto introduce anche per noi professionisti un principio sacrosanto e costituzionalmente sancito per tutti gli altri cittadini: quello del diritto alla tutela della salute. Di tutto ciò, Anc, pioniera della battaglia principale di cui questo emendamento è figlio (il riconoscimento della malattia del professionista), non può che ringraziare quei parlamentari che hanno capito e si sono battuti con noi in maniera del tutto trasversale rispetto agli schieramenti. In primis, il sen. Andrea De Bertoldi, poi la consulta dei parlamentari commercialisti, ed anche coloro che, pur non provenendo dal mondo delle libere professioni, hanno mostrato particolare sensibilità a questo tema e si sono spesi affinché l’emendamento passasse.
Anche nel Governo alcuni esponenti sono meritoriamente tornati sui loro passi, dando ascolto ai nostri appelli, quando oramai sembrava che la linea fosse di chiusura”. Ora, il principio cardine su cui l’emendamento poggia, deve essere preso in considerazione anche per l’approvazione del ddl 1474 sul rinvio delle scadenze in caso di malattia grave o infortunio, attualmente fermo in commissione Giustizia del Senato, anche per ragioni di copertura basate su una relazione tecnica ministeriale assolutamente confutabile nei numeri che contiene e concettualmente inaccettabile, in quanto lega la possibilità di curarsi ad un problema di gettito erariale. “A nessun lavoratore, che non è nelle condizioni di farlo, viene imposto di presentarsi presso il posto di lavoro – conclude Paolino – non sarebbe giusto, né sicuro, né funzionale; così anche il professionista ammalato gravemente o infortunato (perché di questo parla il ddl 1474, non di un mal di testa) deve avere la possibilità di rimandare la scadenza del cliente a quando sarà adeguatamente in forze. Non ci si ammala solo di covid”.