Roma, 18 feb. – – Sono i malesi i maggiori consumatori pro capite di imballaggi in plastica in una regione responsabile di oltre la metà dei detriti di plastica negli oceani del mondo. Lo rileva il report pubblicato oggi dal Wwf e che prende in considerazione Cina, Indonesia, Malesia, Filippine, Thailandia e Vietnam, sei Paesi che insieme sono responsabili di "circa il 60% dei detriti di plastica che si riversano negli oceani", sottolinea lo studio.
"La rapida crescita economica ha portato a un immenso aumento dell'uso della plastica, in particolare per l'imballaggio dei beni di consumo", spiega lo studio, secondo il quale il reddito pro capite è più alto in Malesia rispetto agli altri cinque Paesi ma la gestione dei rifiuti non ha tenuto il passo con la crescita economica e l'aumento dell'uso di plastica: se in Cina e in Thailandia viene raccolta circa la metà dei rifiuti generati, in Malesia e nelle Filippine la percentuale si ferma al 15%. Lo studio arriva dopo che il ministro malese dell'Ambiente, Yeo Bee Yin, ha dichiarato "Non vogliamo essere il bidone della spazzatura del mondo", annunciando di aver restituito quasi 4.000 tonnellate di rifiuti di plastica ai Paesi che lo avevano spedito in Malesia.
Una lamentela che si unisce a quelle di Indonesia e Filippine che avevano già puntato il dito contro il crescente commercio di rifiuti dall'Europa, dal Nord America e dall'Asia orientale, affermando che gran parte di ciò che viene inviato è composto da plastica non riciclabile.