Roma, 27 mar. – – "L'emergenza sanitaria in atto sta portando con sè problemi non differibili anche per l'intera filiera della gestione della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio. All'orizzonte, il rischio di arrivare addirittura a una sospensione dei ritiri dei rifiuti urbani". A lanciare l'allarme è Conai, il Consorzio nazionale imballaggi che, alla luce del suo ruolo nel supportare i Comuni italiani e i cittadini nelle operazioni di raccolta, riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio, ha già inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, al capo della Protezione Civile, ai ministri dell'Ambiente, dello Sviluppo Economico, dell'Economia e delle Finanze e al presidente dell'Anci.
L'obiettivo è evidenziare la necessità di un immediato confronto con governo e regioni per scongiurare il pericolo della saturazione delle filiere di recupero e riciclo dei rifiuti. Il blocco delle attività produttive non strategiche sta infatti determinando la cancellazione di molti ordini d'acquisto di materia prima seconda, ossia la materia ottenuta da riciclo. Un problema che potrebbe, in tempi brevi, costringere i riciclatori a bloccare – almeno in parte – i ritiri dei rifiuti selezionati utilizzati per produrre materia riciclata: stanno aumentando gli stoccaggi in tutte le piattaforme di conferimento e selezione dei rifiuti, i cui limiti quantitativi autorizzati determineranno a breve termine la sospensione delle attività di raccolta.
Sono naturalmente oggetto di attenzione e preoccupazione anche gli aspetti sanitari che riguardano chi lavora negli impianti di gestione dei rifiuti, il cui impegno è essenziale alla collettività. "La compromissione delle attività presidiate da Conai può mettere a repentaglio la raccolta differenziata, inficiando i positivi risultati che siamo riusciti ad ottenere negli anni e determinando conseguenze gravissime sull'intero sistema di gestione dei rifiuti urbani, già congestionato" afferma Giorgio Quagliuolo, presidente Conai.
"Auspichiamo che vengano adottati con urgenza interventi specifici e utili a preservare il comparto ma soprattutto l'ambiente". In particolare, Conai ritiene necessario un intervento nell'ambito dell'art. 113 del decreto-legge Cura Italia, che reca disposizioni per il rinvio di scadenze adempimenti relativi a comunicazioni sui rifiuti per tutta la durata dell'emergenza sanitaria.
"Almeno con quattro modifiche" spiega il presidente Quagliuolo. "Innanzitutto aumentare la capacità annua e istantanea di stoccaggio di tutti gli impianti già autorizzati alle operazioni di gestione dei rifiuti, fino a raddoppiarla. Aumentare poi anche la capacità termica, consentita dalla legge, di tutti i termocombustori esistenti, fino a saturazione. Semplificare in terzo luogo le procedure burocratiche necessarie per l'accesso alle discariche. E infine autorizzare spazi e capacità aggiuntive per il trattamento e lo smaltimento delle frazioni non riciclabili, che in questa fase non trovano sbocco a termovalorizzazione".