SAN MARINO – Favorire la cooperazione in tema di turismo e promuovere iniziative comuni nel settore. Sono gli obiettivi emersi nel corso del bilaterale tra il ministro per i beni, le attività culturali e il turismo, Dario Franceschini, e il segretario di Stato per il Turismo di San Marino, Federico Pedini Amati. Nel corso dell’incontro, tenutosi online, è stata sottoscritta una dichiarazione congiunta che prevede obiettivi e iniziative per il rilancio del turismo, anche alla luce dell’emergenza coronavirus.’’Dopo la parentesi Covid, il turismo ripartirà più potente di prima’’, ha detto Franceschini nel corso dell’incontro.
’’Come Italia – ha spiegato – abbiamo il problema di decongestionare i grandi attrattori del turismo internazionale, che avevano già problemi di sovraffollamento, e di distribuire la crescita in tutto il territorio. L’Italia è un paese di borghi, bellezze naturali e città d’arte. Penso che – ha continuato Franceschini – insieme a San Marino ci sia questa strategia che punta a un turismo intelligente, rispettoso dell’ambiente, della fragilità del nostro patrimonio artistico, non il turismo low cost ma di alta qualità. Questa è la grande sfida del futuro che condurremo insieme perchè gli obiettivi sono comuni’’. Secondo Pedini Amati, dopo l’emergenza coronavirus, ’’inevitabilmente ripartirà un turismo probabilmente diverso e più attento. Dobbiamo farci trovare pronti – ha aggiunto – anche attraverso il tavolo territoriale sul turismo, in una proposta turistica innovativa che abbraccia due Stati in contesti anche internazionali.
Tra Italia e San Marino abbiamo potenzialità incredibili, dobbiamo solo metterle in campo’’.La dichiarazione congiunta ’’tratta svariati punti ripartendo – ha spiegato all’Italpress Pedini Amati – dall’accordo firmato a Roma in campo turistico tra Italia e San Marino nel 2004. Il documento – ha evidenziato – tratta in particolar modo la ridefinizione dell’accordo tecnico tra Ufficio del turismo della Repubblica di San Marino e l’Agenzia nazionale del turismo che è stato siglato nel 2013; favorisce la creazione di un modello di governance tra i due Stati, due regioni, l’Organizzazione mondiale del turismo e 107 comuni per la creazione del tavolo territoriale che dovrà lavorare e portare una proposta turistica sull’intero territorio’’.