Ragusa – Italy Sotheby’s International Realty, tra le più importanti realtà di intermediazione immobiliare di lusso, propone la vendita della Torre San Filippo, nella Contrada San Filippo a Ragusa, tipica dimora nobiliare fortificata risalente al 1800: un vero e proprio fortino che grazie alla posizione dominante permetteva di controllare i lavori dei campi e la conduzione delle masserie. Oltre alle spiagge incontaminate e ai mari cristallini, la Sicilia offre infatti inaspettate meraviglie naturali anche nell’entroterra, con una campagna forse meno esplorata ma più potente e sugge-stiva, ricca di tramonti mozzafiato, silenzi ancestrali e vallate prosperose. Qui, fra muri a secco, manti di carrubo e ulivi secolari, la Torre San Filippo spicca nel paesaggio rurale Ibleo, al centro di un feudo sulla vallata "Cava Volpe" nei pressi della diga di Santa Rosa-lia, caratterizzata da torrenti e ricca vegetazione.
Fulcro della proprietà è il Castello, di pianta labirintica, che si sviluppa su 750 mq e due piani, con 2 ampi saloni, 2 cucine, 8 camere da letto e 3 bagni. Nel patio si erge la chiesa, dalla facciata curiosamente gotica come il portone d'ingresso. Il corpo rurale, denominato "casa mandria", ospita gli edifici di pertinenza: fienili, magazzini e stalle. A fare da cornice alla proprietà un parco di 65 ettari dove la natura, con le caratteristiche cultivar degli Iblei quali ulivi e carrubi secolari insieme a numerose varietà di piante selvatiche e spontanee, irrompe impetuosa e silenziosa. A rendere ancora più affascinante la proprietà una famosa una leggenda secondo cui il 7 di ogni mese appare l’immagine di una donna inseguita da 7 cani neri. Il Prof. Gaetano Giovanni Cosentini, studioso del panorama culturale isolano, riporta che in tempi antichi nella Torre San Filippo viveva un ricco proprietario con un unico figlio maschio, erede del feudo.
Sembra che il giovane si fosse innamorato di una ragazza dai lunghi capelli biondi, ri-cambiato dai suoi sentimenti al punto da sposarla e portarla con sé nello splendido maniero. Qui lei conobbe un guardiacaccia e i due divennero amanti finché il marito, accecato dall’ira, uccise il guardiacaccia e sciolse i cani per far inseguire la moglie in fuga. Sui gradoni della Torre fu rag-giunta dai cani e per sfuggire loro, si gettò nel vuoto. (Foto Angelo Giglio)