ROMA – Decarbonizzazione, elettrificazione e integrazione delle rinnovabili: passa da qui il processo verso la transizione energetica. Ne ha parlato Michele Crisostomo, presidente Enel e del Comitato Scientifico Enel Foundation, intervenendo alla presentazione di Electrify Italy, in collaborazione, tra gli altri, con il Politecnico di Torino. ’’Ormai è un dato acquisito il fatto che è fondamentale una transizione energetica, che questa sia la strada giusta, la sola per garantire un miglioramento delle condizioni ambientali, sociali ed economiche. Enel è stata la prima ad aver intuito che quello della transizione energetica fosse il percorso giusto, con lo sviluppo delle rinnovabili, l’elettrificazione dei consumi, la digitalizzazione delle reti’’, ha detto. ’’Si stima che la produzione di energia da fonti rinnovabili arriverà all’ 85% entro il 2050.
In questo settore ci sono ampi spazi di crescita e spazi per tanti operatori per entrale, Enel è campione mondiale’’, ha aggiunto. Le rinnovabili offrono enorme possibilità di sviluppo, consentono di sostenere uno sviluppo compatibile con l’ambiente, una vita più semplice, più lineare, più pulita. ’’Oggi tra le priorità dell’Europa ci sono la transizione verde e la transizione digitale’’, ha detto Francesco Profumo, presidente Compagnia di San Paolo, che ha messo in guardia sul fatto che ’’si deve risolvere il cosiddetto dilemma energetico: accessibilità, sostenibilità ambientale e sicurezza’’. In merito a questi temi, ha spiegato che ’’il consumo di energia è distribuito in modo non uniforme nel mondo e questa situazione deve essere governata’’. Da risolvere il problema della sostenibilità ambientale in quanto ’’l’attuale mix energetico risulta molto impattante dal punto di vista delle emissione dei gas serra e dell’inquinamento, con conseguenti effetti negativi.
Poi – ha osserrvato Profumo – c’è la questione della sicurezza energetica legata alla sicurezza geopolitica sugli approvvigionamenti, visto che la maggior parte della materia prima è concentrate nelle aree di paesi politicamente instabili. Alla luce di tutte queste situazione, c’è la necessità di lavorare verso una transizione energetica attraverso lo sviluppo di energie rinnovabili, in particolare l’energica elettrica, sviluppata da fonti rinnovabili. Potrebbe essere un’eccellente candidata, accompagnando la sostituzione su larga scala di combustibili fossili, con l’idrogeno verde e il gas naturale fossile che possono accompagnare la fase di transizione verso la decarbonizzazione. Il processo di elettrificazione può rilevarsi come risposta alle istanze green’’.
Dallo studio Electrify Italy, emergono quali possono essere le strade da seguire per una penetrazione delle rinnovabili e, secondo gli esperti, il processo di elettrificazione può comportare all’Italia un rafforzamento in diversi comparti produttivi, creare una vera e prora catena di valore del sistema industriale in grado di determinare ricadute economiche positive sull’intero sistema paese. Per Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, ’’si deve tracciare la via per lo sviluppo che deve portare un incremento della qualità della vita, deve essere sostenibile, inclusivo, ricucire le differenze sociali. In tutto questo sono fondamentali le tecnologie, il cambio di paradigma nella mobilità, nelle imprese, nella abitazione, le azioni verdi nella gestione dei rifiuti. Tutte cose che passano attraverso l’energia rinnovabile. Saranno le tecnologie verde, alimentate dall’energia rinnovabili, che porteranno a un cambio di paradigma’’.