ROMA – Dopo una forte flessione nella prima metà del 2020, nel terzo trimestre il PIL in termini reali dell’area dell’euro ha fatto registrare un forte recupero ed è aumentato del 12,5 per cento sul periodo precedente, pur rimanendo nettamente al di sotto dei livelli antecedenti la pandemia. E’ quanto emerge dal Bollettino economico della Banca Centrale Europea.’’La seconda ondata della pandemia e il connesso intensificarsi delle misure di contenimento a partire dalla metà di ottobre dovrebbero determinare un nuovo calo significativo dell’attività nel quarto trimestre, sebbene in misura molto inferiore rispetto a quanto osservato nel secondo trimestre di quest’anno – spiega la Bce -. Gli andamenti economici continuano a essere disomogenei tra i vari settori; l’attività nel comparto dei servizi risulta essere maggiormente colpita dalle nuove restrizioni alle interazioni sociali e alla mobilità rispetto all’attività nel settore industriale’’.
’’Nonostante il sostegno fornito a famiglie e imprese dalle misure di bilancio, i consumatori continuano a mostrare cautela per via della pandemia e dei suoi effetti sull’occupazione e sui redditi. Inoltre, la minore solidità dei bilanci societari e l’incertezza sulle prospettive economiche gravano sugli investimenti delle imprese – prosegue l’Eurotower -. In prospettiva, i recenti progressi nella messa a punto di vaccini contro il COVID-19 consentono di ipotizzare con maggiore fiducia una graduale soluzione della crisi sanitaria. Cionondimeno, occorrerà del tempo prima che si ottenga un’immunità generalizzata, così come non si possono escludere ulteriori aumenti dei contagi, con le sfide che ciò comporta per la salute pubblica e le prospettive economiche’’.