Negli ultimi anni, c’è un business che, più di tutti gli altri, ha dato una svolta all’economia italiana. Stiamo parlando del mondo della cannabis light che, pur essendo un mercato giovane, ha chiuso il 2018 con un fatturato superiore ai 100 milioni di euro. Quando lo si nomina, è necessario citare il boom successivo al primo lockdown del 2020; con l’introduzione delle restrizioni di marzo, le prime finalizzate a contrastare il contagio da Covid-19, è letteralmente esplosa la richiesta di prodotti a base di cannabis con ridotto contenuto di THC. Nel momento in cui li si chiama in causa, è necessario citare il CBD. Principio attivo della cannabis pi famoso dopo il THC, è da anni al centro di un vivace interesse scientifico. Anche se, da diverso tempo a questa parte, le informazioni che lo riguardano non mancano, è opportuno concentrarsi su alcuni punti fondamentali in merito ai quali è bene avere le idee chiare prima di iniziare ad acquistarlo. Quali sono? Nelle prossime righe di questo articolo, puoi trovare le principali.
Il CBD non ha effetti psicoattivi Chi ha poche informazioni in merito alla cannabis light, tende a pensare che il CBD provochi effetti psicoattivi. Bene, non è affatto vero. Anzi, per essere precisi è il caso di ricordare che attenua quelli provocati dal THC. Attenzione, però: nonostante l’assenza di effetti psicoattivi, il CBD dovrebbe essere evitato quando ci si mette alla guida. Il CBD è adatto anche ai nostri amici animali Privo di controindicazioni per la salute umana e di effetti collaterali, il CBD ha il vantaggio di essere utilizzabile anche sui nostri amici animali. Come già detto, da diversi anni a questa parte questo principio attivo, noto anche con il nome di cannabidiolo, è al centro di un grande interesse scientifico. Questo ha portato diversi veterinari ad approfondire le sue proprietà antinfiammatorie e antipsicotiche. Tali peculiarità possono rivelarsi efficaci in diverse situazioni che i proprietari di animali vivono quotidianamente. In questo novero è possibile citare l’ansia da abbandono. Nel momento in cui si chiama in causa i prodotti veterinari a base di CBD, è opportuno specificare che esistono soluzioni ad hoc per i cani e altre che, invece, vanno bene per i gatti. La principale discriminante è la quantità di cannabidiolo.
Il CBD può avere prezzi molto vari Il CBD, ribadiamo, è un principio attivo. Per assumerlo è possibile fare riferimento a diversi prodotti. Tra questi spicca l’olio, che nei primi mesi del 2020 è stato al centro di un vero e proprio boom di vendite in virtù della sua semplicità di utilizzo, che, a seconda della concentrazione, può costare dai 15 agli oltre 100 euro a confezione (facciamo presente a tal proposito che l’olio di CBD è miscelato con il cosiddetto olio vettore).Quando si discute dei prezzi del CBD, è importante considerare anche le infiorescenze, per le quali si può arrivare a spendere, in media, dai 3 ai 5 euro al grammo. Non c’è che dire: c’è davvero l’imbarazzo della scelta!
Il CBD è un alleato di bellezza L’interesse nei confronti delle soluzioni naturali per migliorare la bellezza della pelle è innegabile da diverso tempo a questa arte. Forse non tutti sanno che anche il CBD può essere annoverato tra gli ingredienti utili al proposito. Entrando nel dettaglio dei suoi effetti, rammentiamo che diverse evidenze scientifiche hanno posto l’accento sulla sua capacità di interferire con la sintesi dell’interleuchina, alla base della formazione delle placche di una problematica cutanea molto fastidiosa, ossia la psoriasi. Ottimo seboregolatore, il CBD agisce sulla pelle anche in ottica antibatterica e antinfiammatoria.