Pieno ogni ordine di posti del Teatro Comunale “Re Grillo” , come non accadeva da tempo. Gli Iricanti sono riusciti a fare il pieno di pubblico sabato scorso con il concerto-evento per presentare il nuovo cd “Strati Persi”, andato a ruba. A fare da narratore, il sociologo e giornalista Francesco Pira, amico da tantissimi anni del Gruppo.
Tutti bravi ed applauditissimi gli Iricanti: Concetta Casano, voce solista e cori; Mimmo De Caro, contrabasso e mandolino; Calogero Marrali, batteria; Amedeo Maniglia, percussione; Rosita Piritore, piano e tastiere; Armando Sorce, chitarra e voce. Hanno emozionato, entusiasmato, trascinato il folto pubblico presente. Non è mancato nell’ultima parte del concerto il tributo alla grande cantante folk licatese Rosa Balistreri. Pira ha ricordato sul palco le sue ultime parole, il suo stare dalla parte dei più deboli, i suoi testi, il suo patrimonio librario donato alla biblioteca comunale di Licata. Molta emozione quando il gruppo ha cantato Vuci di Mari, una canzone ispirata da un testo del poeta licatese pluripremiato Lorenzo Peritore sul dialetto e uno dei quartieri più belli della città la Marina.
Il concerto è iniziato con il gruppo sul palco al buio e Francesco Pira ha letto due massime di Herman Hesse (“la musica è basata sull’armonia tra Cielo e Terra, è la coincidenza tra il disordine e la chiarezza) e di Ludwig van Beethoven (“la musica è una rivelazione, più alta di qualsiasi saggezza e di qualsiasi filosofia”. Poi il via al concerto con il primo brano A ballata di Ciccu Cursellu. Subito dopo il primo blocco dedicato alla Sicilia con Treni dal Sud, Avventu, A rimimbranza, Terra, U to rispiru comu amuri, Vuci di mari. Il secondo è più intimista con ansie, tristezze, amore, passione con Notti di luna blues, Strati persi, Deci gocci, L’odore del tramonto Danza maliziusa. Ed infine l’omaggio a Rosa Balistreri con una versione straordinaria di Cu Ti Lu Dissi e Tarantella marinara. Poi il gran finale con un assolo di Calogero Marrali e Amedeo Maniglia che incanta il pubblico.