I cittadini di Mezzojuso protestano contro il giornalismo denigratorio. Un gruppo di cittadini con la collaborazione dell’associazione “Governo del Popolo”, si sono recati presso la Questura di Caltanissetta a denunciare chi secondo il loro parere per un intero anno ha infangato la comunità.
L’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Salvatore Giardina si dice orgogliosa dell’iniziativa e ringrazia i cittadini che hanno rappresentato i valori di legalità e giustizia. Mezzojuso ha un tessuto democratico, culturale, artistico ed una storia che affonda le radici prima degli arabi di Sicilia, paese dove si incrociano due riti religiosi che sono il motore vivo della storia da oltre cinque secoli. "Da circa un anno la mia comunità è vittima di un sistema mediatico denigratorio, tramite la trasmissione televisiva “Non è l’Arena” su La7, condotta dal giornalista Massimo Giletti" dichiara il sindaco che ringrazia il dott. Giletti per aver fatto conoscere la storia delle tre sorelle Napoli ma non approva il modo, la dialettica ed i mezzi utilizzati .
"L’Amministrazione comunale non è tenuta a conoscere i fatti denunciati dalle mie concittadine all’Autorità giudiziaria per non infrangere le regole del segreto d’ufficio e processuale in corso; sono fiducioso dell’operato dell’Autorità giudiziaria al fine di venire a capo della verità, se verità viene. Se verità vi è mi impegno, unitamente alla giunta, a farmi carico affinché giustizia sia fatta per le tre sorelle Napoli, oggi motivo di audience televisivo. I processi si celebrano nei posti deputati ad accertare le prove e la verità con eventuale dispositivo di sentenza. Ad oggi nessun decreto o altro atto è stato emanato dalla competente Autorità affinché le sorelle Napoli possano essere definite “vittime di mafia”. Quindi tutto il processo mediatico ad oggi ha portato solo ed esclusivamente grosse perdite alle molteplici attività del mio territorio, cosa che non posso accettare che i cittadini di Mezzojuso siano etichettati come “mafiosi” ed “omertosi”.