Si è conclusa ad Aci Castello la due giorni dedicata al consiglio nazionale della federazione Ugl sanità. Dopo la prima parte dedicata venerdì pomeriggio al tema “La Sicilia nel sistema sanitario nazionale, tra eccellenza e criticità”, l’assise guidata dal segretario nazionale Gianluca Giuliano si è confrontata sulle problematiche sindacali appartenenti alla categoria e sugli obiettivi da raggiungere.
“Non è un caso, infatti, che il consiglio si svolge in Sicilia, dove tante sono le questioni da affrontare e numerose sono le prospettive di sviluppo nel settore della sanità. Purtroppo ci sono ancora tante vertenze che vedono soccombere gli operatori sanitari e alcuni disagi soprattutto per il personale delle strutture private, spesso in attesa per mesi di percepire uno stipendio come ad esempio è accaduto di recente con i lavoratori dell’Oda di Catania che, come i dipendenti di altre aziende, ci hanno visto sempre al loro fianco nelle battaglie a tutela dei loro diritti – ha detto Giuliano. E’ importante che i lavoratori del settore vengano messi al centro di un progetto di rigenerazione del sistema sanitario regionale, con la speranza che non vengano più distratti fondi pubblici e siano stanziati importanti investimenti per l’ampliamento degli organici.
E’ importante che si torni a scommettere sul capitale umano e sulla formazione di esso, è necessario si investa sui contratti come quello del comparto privato che va rinnovato dopo 12 anni – ha aggiunto il segretario.” Nel corso della riunione, inoltre, interessante è stato l’intervento illustrativo su “Quota 100” curato dal segretario confederale Vincenzo Abbrescia, che ha sottolineato come la Ugl in questi mesi è stata in prima linea per l’introduzione da parte del governo nazionale del nuovo sistema, che ha contribuito al superamento della legge Fornero, grazie all’attuale sottosegretario Claudio Durigon che del sindacato è stato vice segretario generale.
Il consiglio nazionale ha anche accolto il grido d’allarme del segretario regionale Ugl Sicilia Giuseppe Messina, sulla dilagante corruzione che ancora oggi opprime l’isola e l’intera nazione, anche nel settore della sanità, incrementando il concreto impegno del sindacato a sostegno delle istituzioni nella lotta quotidiana e nell’attività di sensibilizzazione della classe dirigente nei confronti di questo triste fenomeno, affinché non si abbassi la guardia e si abbia sempre più il coraggio di denunciare come è stato già fatto. Infine il consiglio, prima dell’intervento dei consiglieri sulle eccellenze e le criticità del sistema sanitario nazionale, ha ricordato la figura del catanese Turi Galizia che per anni è stato lo storico segretario nazionale della federazione Ugl sanità.