Riparare gli oggetti danneggiati e imparare a non sprecare. E’ il messaggio lanciato da Svi.Med. Onlus in occasione dell’Ecofesta "Ri(m)parare insieme" che si è svolta ad Augusta, e che ha coinvolto i giovani studenti dell’Istituto comprensivo Principe di Napoli, oltre che le loro famiglie ma anche numerosi cittadini. Una due giorni organizzata all’interno del progetto “Fare con meno”.
Quali sono i comportamenti più sostenibili da tenere a scuola e come monitorare i consumi per essere più efficienti: tra i vari appuntamenti in programma, un incontro è stato dedicato al ruolo che gli studenti possono avere a scuola in materia di salvaguardia ambientale ed efficienza energetica. Perché ognuno può dare il proprio contributo ad una tematica sempre più attuale. E così i giovani alunni delle classi prime e seconde si sono trasformati in speciali “repair man” con il compito di riparare piccoli elettrodomestici non più funzionanti, vittime della cosiddetta “obsolescenza programmata”, ovvero la strategia dei produttori a spingerci a ricomprare periodicamente un nuovo elettrodomestico.
Sapere riparare piccoli guasti è quindi lo strumento utile per abbattere ogni spreco e quindi nuovi rifiuti. Un consumo consapevole a casa come a scuola. Migliorare l’efficienza energetica scolastica è proprio l’obiettivo del progetto europeo “EduFootprint” che Svi.Med. Onlus ha illustrato ai ragazzi con un apposito focus. Si tratta di un progetto coordinato dalla Provincia di Treviso e finanziato nell’ambito del Programma Interreg MED (fondi FESR) che, attraverso la collaborazione di ben 6 Paesi europei e il coinvolgimento di 59 edifici scolastici, 17 Comuni Paes e 98 stakeholder, vuole migliorare le capacità di gestione, pianificazione e controllo dei consumi energetici nelle scuole coinvolte nel progetto.