Sono storie di violenza che non vorremmo mai sentire, ma che devono essere scritte, devono essere lette e soprattutto, devono essere raccontate nel modo giusto. Secondo l’Istat, in Italia, piu’ di 7 milioni di donne sono vittime di violenza. Dal 2010 i femminicidi sono stati 3.100, di cui 69 solo lo scorso anno.
In uno scenario cosi’ drammatico, un’informazione corretta e che contrasti questo fenomeno diventa fondamentale. Cosi’, per aumentare la consapevolezza del problema e aiutare gli specialisti dell’informazione a trovare le parole giuste, il Gruppo Menarini ha dato il suo contributo non condizionato per la realizzazione del progetto "Stop alla violenza di genere. Formare per fermare", una serie di corsi di formazione per giornalisti che, dallo scorso anno, hanno toccato alcune tra le piu’ importanti citta’ d’Italia coinvolgendo piu’ di 700 giornalisti.
Accreditato dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il corso fara’ tappa a Palermo lunedi’ prossimo. Magistrati, psicologi, criminologi, medici e giornalisti con un’esperienza specifica sulla violenza di genere forniranno ai presenti tutti gli strumenti per trattare del tema in modo appropriato e opportuno. "Raccontare i fatti con le parole giuste e’ indispensabile per combattere le violenze: da questa riflessione e’ nato l’impegno di Menarini a sostegno di corsi che promuovano una maggiore consapevolezza in chi ha il compito difficile ma prezioso di informare e far si’ che la societa’ civile non abbassi mai la guardia sulla violenza di genere – commenta Valeria Speroni Cardi, Direttore Comunicazione Gruppo Menarini -.
Il nostro impegno prosegue anche con il progetto per la lotta all’abuso sui minori, gia’ avviato tre anni fa e ripartito lo scorso mese su tutto il territorio nazionale, per creare una rete di pediatri ‘salva-bimbi’".