Blitz della polizia a Gela, in provincia di Caltanissetta. Disarticolata l’organizzazione mafiosa della ‘stidda’. In carcere capi e gregari che, secondo gli inquirenti, avrebbero gestito un fiorente traffico di sostanze stupefacenti, infiltrato l’economia legale attraverso imprese di comodo, con estorsioni a tappeto, imponendo i prodotti delle loro aziende.
Tante le spedizioni punitive degli ‘stiddari’, organizzate anche con l’uso di armi e con danneggiamenti seguiti da incendi ai danni di chi osava contrapporsi al loro potere criminale, con una potenzialita’ definita "militare" costituita da "500 leoni", ossia 500 uomini armati che "avrebbero potuto scatenare l’ennesima guerra di mafia". Le indagini dell’operazione "Stella Cadente" hanno consentito di "fotografare – spiegano gli investigatori – l’ala violenta del clan, ricostruendo plurime condotte estorsive poste in essere ai danni di commercianti e imprenditori riottosi o poco propensi a sottomettersi al loro volere, che hanno trovato il coraggio di denunciare le estorsioni".