Palermo, 30 gen. – – La scelta del comandante della 'Mare Jonio' Pietro Marrone e del capo missione Luca Casarini di entrare in acque nazionali, nonostante i ripetuti alt intimati dalla Guardia di Finanza, nella notte tra il 18 e il 19 marzo 2019, con a bordo 50 naufraghi soccorsi a bordo di un gommone sgonfio "risulta giustificata" dall'insieme "delle condizioni esistenti al momento dei fatti". Ecco perchè la Procura di Agrigento ha chiesto l'archiviazione per i due indagati. Casarini e Marrone sono accusati di favoreggiamento per l'immigrazione clandestina e per avere disatteso un ordine militare.
E' la stessa Procura a sottolineare anche che "nessun appartenente della Guardia di Finanza è indagato per il caso della Mare Jonio", smentendo quanto scritto da qualche quotidiano. E Patronaggio ha anche ribadito che la Gdf "ha sempre operato nel contrasto alla immigrazione clandestina con impegno e dedizione pur in un quadro normativo non sempre chiaro e in un contesto sociale caratterizzato da forti tensioni".