Roma, 8 apr. – E' stato accolto dalla Cassazione il ricorso dei tre orfani di Marianna Manduca, uccisa del giugno del 2007 a Palagonia, in provincia di Catania, da Saverio Nolfo, compagno e padre dei suoi figli. I giudici della terza sezione civile hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati Licia D'Amico e Alfredo Galasso a nome dei ragazzi, poi adottati dal cugino della madre Carmelo Cali' e dalla moglie, sul risarcimento corrisposto in seguito all’omicidio della mamma annullando la sentenza di secondo grado e disponendo un nuovo giudizio davanti alla Corte di Appello di Catanzaro.
I tre orfani, in un iter processuale complesso, avevano visto riconoscersi in primo grado un risarcimento di 250mila euro dopo che era stata ravvisata la responsabilità civile dei magistrati: la donna aveva infatti presentato 12 denunce contro l'uomo che l'ha poi uccisa a coltellate. Ma la Corte d'appello di Messina lo scorso marzo aveva annullato quel risarcimento dando ragione alla Presidenza del Consiglio che aveva fatto ricorso sostenendo che i magistrati di Caltagirone fecero il possibile considerata l'assenza all'epoca di una legge sullo stalking. Una decisione che la difesa della famiglia di Marianna aveva impugnato in Cassazione davanti alla terza sezione civile.