Messina – “Mentre in Italia non si celebrano pubblicamente funerali né matrimoni, com'è stato possibile che a Messina in cento abbiano accompagnato al cimitero il feretro del fratello di un capomafia? Dietro la bara di Rosario Sparacio, fratello del boss Luigi, sabato pomeriggio c'erano auto, moto, amici." Lo afferma il Presidente della Commissione Regionale Antimafia Claudio Fava, commentando la notizia dei funerali "pubblici" ed apparentemente molto affollati del fratello di Luigi Sparacio, boss di Giostra.
"Dal sindaco Cateno De Luca sempre pronto a rumoreggiare con la fascia tricolore al petto – conclude Fava – stavolta è venuto solo il silenzio."