Palermo, 27 mag. – – “Anche ai tempi del coronavirus siamo cittadini di serie B. Per i gay i diritti non valgono, evidentemente. Discriminati anche per il Covid. Dall'inizio di marzo sto vivendo con mio marito una separazione forzata. Alla fine, se tutto andrà bene, riusciremo a vederci solo a luglio. Forse. Dopo cinque o sei lunghissimi mesi. Eppure, pago le tasse in Italia fino all'ultimo centesimo…”. E' l'amaro sfogo di Alberto Milazzo, scrittore palermitano, che da fine febbraio, inizio marzo, non riesce a vedere il marito, Tom York, un giovane inglese che ha sposato in Inghilterra. ”Per un po' mi sono detto che c'è di peggio – racconta Alberto Milazzo in una intervista all'Adnkronos – perchè ci sono state tante vittime del Coronavirus. Io stesso ho perso amici e parenti di amici in questi mesi. Ma, poco a poco, la storia è diventata un percorso a ostacoli, un esempio di malagestione".
Quella di Alberto e Tom è una storia di lontananza, pazienza, video messaggi, solitudine, ma soprattutto di "ostacoli imposti per ricongiungere me e Tom", dice lo stesso autore del libro 'La morale del centrino'. Alberto Milazzo, che vive tra Milano e Londra, a fine febbraio è arrivato a Palermo "per assistere alla prima dello spettacolo prodotto dal Teatro Libero di Palermo" e tratto dal suo libro. Lo spettacolo, subito dopo l'emergenza Coronavirus è naturalmente saltato. E le frontiere, nel frattempo, si sono chiuse. E' partito il lockdown per tutti. E Alberto è rimasto a Palermo, dove vive anche l'anziana madre, a fare la quarantena. Mentre Tom è rimasto a Londra. "Avrebbe dovuto raggiungermi da lì a poco ma i governi ce lo impediscono – dice Alberto – Ho chiamato chiunque, a partire dalla Farnesina. Ma non c'è niente da fare, per noi i diritti non valgono".