Quattrocentoottanta bare in attesa di essere sepolte al cimitero dei Rotoli di Palermo. L'emergenza continua e, non solo non ci sono posti liberi dove posizionare le salme, ma si è anche rotto il forno crematorio. L’ennesimo danneggiamento, così come riporta Giancarlo Macaluso in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, causato da una manutenzione mai attivata per mancanza di risorse, nonostante i ripetuti solleciti a intervenire della Reset, la società che se ne occupa. In giunta era stato effettuato un prelievo di 220 mila euro dal fondo di riserva che è servito per avviare una gara ristretta e il conseguente affidamento per rinnovare del tutto il forno ma ancora non c'è traccia.
E così le famiglie che scelgono la cremazione devono andare a Messina, passando da una spesa di 350 euro a una di 1.350, per via del costi di trasferimento del feretro.