Floridia (Sr), agosto 2020 – Ridurre drasticamente il numero dei sottoscrittori necessari per le liste civiche. E’ la richiesta avanzata al presidente della Regione siciliana, al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, all’assessore regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica e al commissario straordinario del Comune di Floridia dai sette candidati a sindaco di Floridia, Salvatore Burgio, Marco Carianni, Claudia Faraci, Cristian Fontana, Gaetano Gallitto, Giovanni Limoli e Lino Romano. Una richiesta, come si legge nel documento sottoscritto dai sette candidati, supportata dal Decreto legge del 20 aprile 2020 n. 26, convertito in Legge, e non ancora recepito dalla Regione, in cui si legge che: “Limitatamente alle elezioni comunali e circoscrizionali dell’anno 2020, il numero minimo di sottoscrizioni richiesto per la presentazione delle liste e delle candidature è ridotto a un terzo”.
“Ma anche una necessità – evidenziano i sette candidati a sindaco di Floridia – imposta dall’attuale situazione emergenziale e dalle relative misure per il contenimento del contagio da Covid-19, quali il divieto di assembramenti di ogni genere e il distanziamento sociale”. “A ciò si aggiunga la situazione in cui versa il Comune di Floridia, in stato di commissariamento straordinario – continuano Burgio, Carianni, Faraci, Fontana, Gallitto, Limoli e Romano – che non permette l’ausilio di consiglieri comunali al fine della autenticazione delle firme necessarie e il numero ridotto di dipendenti comunali necessari a tale scopo. Non c’è dubbio che concentrare la raccolta delle firme all’interno degli edifici comunali per un numero così elevato di sottoscrittori (la presenza di 9 liste civiche, con la normativa in vigore, imporrebbe la concentrazione di circa 3.000 elettori in uno spazio temporale assai ridotto) comporterebbe inevitabilmente la violazione delle norme per il contenimento da Covid-19”.
I sette candidati a sindaco di Floridia concludono: “Il mancato accoglimento delle nostre legittime richieste comporterebbe l’impossibilità a svolgere in sicurezza e correttezza le operazioni di presentazione delle liste elettorali con evidente violazione degli articoli 3, 32 e 49 della Costituzione italiana”.