Roma – BonuSicilia da 5 mila euro è un bando per sostenere le imprese della regione siciliana, duramente colpite dagli effetti economici prodotti dalla pandemia di Covid-19. Il bando emanato dalla Regione Siciliana è rivolto in particolare per le microimprese è un contributo a fondo perduto. Per poter partecipare al bando occorre avere lo Spid ed alcuni requisiti, vediamo quali. Oltre ad essere classificata come microimpresa, è necessario che siano rispettati i seguenti requisiti: non presentare caratteristica di impresa in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019; non essere in liquidazione, scioglimento o in procedura di fallimento; essere in regola con la normativa antimafia e non avere soci condannati; essere in possesso del DURC;
non è stata destinataria, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni, di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Sicilia, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta, comunque imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che nel caso di indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro.
Ora vediamo a quanto ammonta il contributo a fondo perduto previsto dal BonuSicilia. Ogni impresa può ricevere un contributo a fondo perduto che si differenzia in base ad alcune condizioni: una tantum pari a 5.000 euro, per le imprese costituite ed avviate dopo il 31/12/2018; una tantum pari a 6.000 euro, per le imprese costituite ed avviate prima del 01/01/2019 e che, nell’anno di imposta 2018, si trovavano in regime fiscale forfettario; c. una tantum pari a 5.000 euro più un importo pari al 40% del fatturato medio di due mesi (periodo standard di chiusura delle attività), calcolato sulla base del fatturato/volume d’affari anno 2018, come da dichiarazione IVA (anno 2018) per le imprese costituite ed avviate prima del 01/01/2019 e che, nell’anno di imposta 2018, si trovavano in regime fiscale ordinario, nel rispetto del limite massimo complessivo di 35 mila euro.
Come avviene la valutazione delle domande? Le domande si potranno inviare dal 21 settembre e saranno analizzate a sportello secondo una procedura automatica. Ciò vuol dire che l’accesso al contributo è subordinato a due fattori: la data di presentazione della domanda; le risorse ancora disponibili. Le domande saranno valutate in base all’ordine cronologico di arrivo, quindi qualora dovessero finire le risorse disponibili, restano fuori le domande che portano la data di consegna più lontana rispetto all’apertura del bando.