Una missione urgente è stata effettuata a Stromboli per riparare i sensori che segnalano l'arrivo di una onda anomala che da metà dicembre non erano piu' funzionanti. I docenti Maurizio Ripepe e Giorgio Lacanna, del laboratorio di Geofisica sperimentale dell'Università di Firenze, di concerto con il Dipartimento di Protezione Civile, hanno raggiunto l'isola per la valutazione dei danni e per ripristinare il guasto che non permetteva di trasmettere i dati al sistema di allerta nazionale. Nel corso di un sopralluogo è stato riscontrato che un corto circuito aveva danneggiato sia il digitalizzatore dei segnali che il cavo del sensore a 14 metri di profondità. Il sistema è stato temporaneamente ripristinato con il solo sensore a 50 metri di profondità, grazie all'intervento di un sub con il supporto della Guardia Costiera.
Il sistema di allerta nazionale per casi di tsunami è necessario per la salvaguardia della popolazione presente sull'isola. Una ventina di anni fa un'onda anomala investì Stromboli e le altre isole delle Eolie in seguito al collassamento di un costone della Sciara del fuoco, procurando danni ma senza conseguenze per gli abitanti.