La forte eruzione dell’Etna ieri sera ha generato un enorme colonna di fumo ed una pioggia di cenere e pietre anche di 10 centimetri su Catania ed altri Comuni. Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ed altri sindaci dei Comuni Catanesi hanno vietato la circolazione dei mezzi a due ruote e impone il limite massimo di velocità a 30 chilometri l'ora mentre il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo ha rivolto un appello al governo regionale siciliano affinché si attivi per la dichiarazione di calamità naturale in favore dei comuni montani colpiti. Il segretario del Pd siciliano: «È impressionante, ci sono pietre anche di 10 centimetri». I lapilli sono caduti grossi, quasi 10 centimetri, su diversi paesi dell’Etna, come Pedara e Nicolosi, dove è già in corso la conta dei danni a automezzi e coltivazioni, per cominciare.
Non risultano, al momento, notizie di persone ferite. Anche perché, come quasi sempre, la fase "parossistica" dell’eruzione è tutta concentrata nella zona sommitale, tra i 2.900 e i 3.000 metri di quota dal livello del mare, dove gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania, hanno collocato la sorgente del tremore. E’ tutto concentrato nel cratere di Sud-Est, con le fontane di lava e l’emissione di cenere lavica. Dal pomeriggio di ieri si registrano forti splosioni dal Cratere di Sud Est (che è in attività da molti mesi). Hanno generato una enorme colonna che si muove in direzione Sud. Su gran parte della provincia di Catania è caduta una pioggia di cenere, ma anche di pietre grandi circa un centimetro. Mentre l’aeroporto internazionale di Fontanarossa ha sospeso l’operatività (cinque i voli, tra arrivi e partenze, cancellati o dirottati: per avere informazioni in tempo reale si può verificare la situazione sul sito dell’aeroporto www.aeroporto.catania.it).