Allarme caravella portoghese nel mare siciliano: bella e pericolosa. Un esemplare di Caravella portoghese (Physalia physalis) è stata trovata ieri sulla spiaggia di Capo Peloro, nello Stretto di Messina, dai biologi della società di ricerca Necton. "La specie è particolarmente pericolosa", spiegano i ricercatori, che invitano chi si imbatte in individui di tale specie a contattare il personale della Necton al 3391249021. La specie non è comune nel Mediterraneo e il contatto con la pelle risulta molto urticante. In acqua si muove sulla superficie, dunque è visibile, ma i suoi tentacoli filamentosi sono particolarmente lunghi e possono raggiungere i bagnanti a anche a una certa distanza.
Perché bisogna fare attenzione alla caravella portoghese?
La caravella portoghese è una specie animale formata da individui di quattro tipi diversi. Alcuni, i dattilozoidi, si sviluppano in lunghezza e formano tentacoli che raggiungono anche i 50 metri di lunghezza (normalmente sono sui 10 metri). Altri, chiamati gastrozoidi, si modificano a formare l’apparato di cattura e digestione del cibo. Poi ci sono i gonozoidi, cioè gli organi riproduttori (che sono singoli individui anche questi) e infine lo pneumatoforo che forma una sacca che può essere riempita di gas e che quindi permette alla colonia di galleggiare. Questo “organo” è trasparente ma anche colorato di blu, rosa o violetto. In genere la caravella portoghese naviga in superficie, con lo pneumatoforo che emerge dall’acqua e che funge da vela, sospinto dal vento. Sotto, i lunghissimi tentacoli, estremamente velenosi e contrattili, catturano, nel loro movimento, piccoli pesci, crostacei e animali planctonici.
La sacca galleggiante piena di gas deve restare sempre umida, quindi spesso viene sgonfiata, in modo da potere sprofondare nell’acqua, per poi rigonfiarsi e risalire. In questo modo la caravella vive tutta la sua vita, di un anno o poco più, caravella portoghese trasportata da venti e correnti. A volte finisce a riva, dove rappresenta un grosso problema. Infatti, anche dopo la morte i suoi tentacoli mantengono per lungo tempo le proprietà velenose. Toccare l’animale, magari per curiosità, diventa dunque un pericolo. Nei tentacoli ci sono tossine che possono causare nell’uomo fortissimi dolori e anche l’arresto cardiaco. Casi di morte dovuti a contatto con la caravella portoghese sono infatti rari, ma noti. Ogni anno, circa 10.000 persone, in Australia, vengono colpite dalla Physalia physalis, e dalla più piccola Physalia utriculus. In genere il dolore si attenua e scompare dopo circa un’ora, ma se le tossine raggiungono i linfonodi le conseguenze sono più severe.
I predatori della caravella, come per esempio la tartaruga comune (Caretta caretta), hanno la pelle troppo spessa per temerne le punture. Un tipo particolare di polpo, il Tremoctopus violaceus, è noto invece per essere immune al veleno; non solo, a volte strappa i tentacoli alla caravella e se serve come difesa. Questa specie si trova nei mari tropicali e sub-tropicali di tutto il mondo, ma può capitare di avere ritrovamenti di molti individui anche su coste molto più fredde (Inghilterra, Irlanda…). E’ stata avvistata anche in Mediterraneo, al largo della Spagna, della Corsica e nel 2010 anche a Malta.
Cosa può succedere se si viene a contato con la cavarella portoghese?
La caravella portoghese è perisolosa perche nei suoi tentacoli sono presenti più di 10 tipi di veleni diversi, ognuno caratterizzato da un colore. In seguito ad una puntura il dolore è lancinante e può causare una grave perdita di coscienza. Sulla zona colpita si forma un eritema che poi si ricopre di bolle, mentre su tutto il corpo si formano successivamente pomfi. Tra le conseguenze più gravi dell'avvelenamento c'è l'arresto cardiaco. Nei casi più lievi, le lesioni lasciano cicatrici e sintomi che possono durare mesi, mentre ansia e vomito di solito passano dopo 2-3 giorni.