Mercedes in fuga, Ferrari costrette a inseguire dopo le prime libere del Gran Premio di Spagna. Valtteri Bottas dimostra di non essere per caso in vetta al Mondiale e detta il ritmo in entrambe le sessioni: 1’17"951 il tempo che fa da riferimento per tutti al mattino (dove pero’ accusa una perdita d’olio nella parte finale), quasi sette decimi in meno (1’17"284) al pomeriggio, sempre su gomma soft.
Lewis Hamilton, dopo una prima sessione in ombra (quarto tempo a oltre sei decimi dal compagno di squadra), e’ quello che gli si avvicina di piu’: appena 49 i millesimi che li separano. Tre, invece, i decimi di ritardo accusati dalla SF90. Se la prima sessione era stata incoraggiante, con Sebastian Vettel a 115 millesimi da Bottas e Charles Leclerc poco distante (+0"221), qualche ora piu’ tardi il gap si fa piu’ netto. Il giovane monegasco chiude col terzo crono (+0"301), di poco piu’ veloce del quattro volte iridato (+0"389). In apparente difficolta’ anche le Red Bull.
Se nelle prime prove sia Max Verstappen che Pierre Gasly avevano l’alibi delle gomme (nessuno dei due ha montato le soft), con la rossa al pomeriggio le cose non sono andate comunque benissimo: quinto tempo per l’olandese a sette decimi e mezzo da Bottas, nove e mezzo i decimi di ritardo di Gasly, settimo dietro Grosjean. Puntano al Q3 le due Haas, visto che anche Magnussen trova spazio nella Top Ten di giornata alle spalle di Gasly, ma arrivano buone indicazioni anche per Carlos Sainz (McLaren) e Daniil Kvyat (Toro Rosso). In ritardo le Alfa Romeo (11esimo Raikkonen e 17esimo Giovinazzi), stentano anche le due Renault.