FIRENZE – Porte aperte a Mario Balotelli, ma solo se meritera’ la Nazionale. Questo il pensiero del commissario tecnico Roberto Mancini sul ritorno dell’attaccante del Brescia in maglia azzurra, idea ipotizzata dal presidente della Figc Gabriele Gravina dopo il brutto episodio accaduto una settimana fa durante Verona-Brescia, con i cori razzisti intonati da alcuni tifosi della squadra di casa.
Per ora Supermario resta a casa, mentre l’Italia si prepara ad affrontare la trasferta in Bosnia e poi la sfida di Palermo contro l’Armenia, ultime due gare di qualificazione per Euro2020, peraltro con il biglietto per la fase finale gia’ in tasca. "Io voglio bene a Balotelli, l’ho fatto giocare da ragazzino – ha precisato Mancini – Per lui ci sara’ un’altra possibilita’ se lo meritera’ tecnicamente". Sul tema razzismo, per il ct e’ incredibile che "nel 2020 si debba ancora parlare di queste cose: il calcio deve unire, non distruggere". In conferenza a Coverciano Mancini ha detto la sua anche sulla Serie A, a cominciare dalla Var: "Noi siamo la nazione delle polemiche nel post partita, fa parte del nostro Dna – ha sottolineato il ct – ma la Var ha migliorato le cose. La reazione di Ronaldo alla sostituzione in Juve-Milan? Puo’ capitare, chiedera’ scusa".