LIVERPOOL (INGHILTERRA) – L’Atalanta si riscopre Dea nella notte di Champions League ad Anfield. Sbagliando s’impara e così, dopo il 5-0 al Gewiss Stadium, i nerazzurri superano un Liverpool mai in partita per 2-0 (uno-due firmato nella ripresa da Ilicic e Gosens) e tornano in corsa per la qualificazione agli ottavi, tenendo il passo dell’Ajax a quota 7 e portandosi a -2 dagli inglesi. Con la ‘manità di una ventina di giorni fa ancora impressa nella memoria, la banda di Gasperini si presenta oltremanica con un piglio diverso: pur senza il peso offensivo di Zapata dal 1′, gli orobici lanciano la sfida ai Reds andando pericolosamente al tiro per tre volte nei primi dieci minuti con Ilicic, Gosens (la conclusione più pericolosa sulla quale Alisson risponde presente) e Gomez.
Il Liverpool, costretto a fare i conti con l’infermeria e con un turnover scelto da un Klopp tutt’altro che soddisfatto per l’approccio dei suoi, va al tiro nel primo tempo solamente al 44′ con Salah: l’egiziano, negativizzato da qualche giorno, non centra però col destro lo specchio della porta difesa da Gollini, spettatore non pagante fino al duplice fischio dell’arbitro spagnolo del Cerro Grande. L’intervallo non serve a ordinare le idee per i padroni di casa, che non cambiano marcia e al 60’ subiscono il meritato vantaggio dell’Atalanta: a firmarlo è Ilicic, in spaccata sul cross di Gomez dalla trequarti per lasciarsi alle spalle definitivamente un 2020 difficile e riprendersi la Dea. Klopp ridisegna il proprio undici con quattro cambi in un solo slot ma dopo quattro minuti incassa un’altra rete: nuovo traversone dalla fascia sinistra, Hateboer sovrasta il subentrato Robertson e Gosens non sbaglia tutto solo davanti ad Alisson.
La serata perfetta dei nerazzurri si completa poi con un’ultima mezz’ora gestita da grande squadra, con consapevolezza e solidità traghettando sino al triplice fischio il doppio vantaggio che vale un’altra splendida pagina di storia del club bergamasco.