MILANO – ’’Cosa spero per il 2021? Il ritorno alla normalità mentre per quanto riguarda il mio lavoro, il desiderio è non smettere di sognare perchè i sogni alle volte ti fanno arrivare dove non pensavi di arrivare’’. Chiuso l’anno al comando della classifica, il Milan e Paolo Maldini non si pongono limiti. ’’Orgoglioso di questa squadra? Mi rende felice per la sua maniera di giocare, di essere, per il suo coraggio, tutte cose che abbiamo chiesto ai nostri giocatori, a quelli che sono arrivati qua e a quelli che abbiamo trovato al nostro arrivo – racconta ai microfoni di ‘Dribbling’ su Rai2 – Il segreto è credere in quello che si fa, aspettare i giocatori: il Milan era una squadra che aveva bisogno di ricostruire una base che con gli anni era cambiata ma non riusciva a ripartire, e adesso, dopo 18 mesi, si vedono i primi risultati.
Le esigenze dei giovani sono sempre quelle, avere il tempo necessario per adattarsi, non tutti i club ti danno lo stesso stress e il Milan è una società che ti chiede tanto’’. Dietro la grande annata del Milan c’è anche la mano di Pioli. ’’Ha tante caratteristiche del grande allenatore, c’è un rapporto molto aperto fra di noi, ci diciamo tutto ed è l’unica maniera per fare risultati’’, insiste ancora il dirigente rossonero. E pensare che da qualche settimana manca Ibrahimovic. ’’Affronta tutto molto di petto ed è arrabbiato perchè era vicino al rientro ma i problemi muscolari sono una cosa che riguarda tutti i giocatori e chi ha avuto il Covid ha sofferto anche per i tanti impegni ravvicinati’’. Col mese di gennaio torna il mercato che Maldini si aspetta ’’creativo, magari alla ricerca di qualche opportunità.
Ma non stravolgeremo questa squadra che sta dimostrando di poter essere competitiva. Un vice-Ibra? Abbiamo già tante alternative come Leao, Rebic, Colombo, anche Daniel. Abbiamo una serie di ragazzi in cui crediamo, li abbiamo fatti giocare e siamo primi in classifica’’.