ROMA – ’’Siamo felici, è un messaggio di speranza, la luce in fondo al tunnel, il calcio porta speranza alla gente e questo è importante per noi, non vediamo l’ora di cominciare e per noi è stato ovvio scegliere Roma’’. Con queste parole, rilasciate in un’intervista a RaiSport, il numero 1 della Uefa, Aleksander Ceferin, inquadra gli Europei che questa sera inizieranno all’Olimpico di Roma. Si tratta del primo torneo continentale itinerante, ma il presidente della Confederazione del calcio europeo ammette: ’’Non amo questo tipo di format, non credo che verrà rifatta presto’’. Chiaro e deciso, così come quando ha affrontato il caso Superlega. Ora che il procedimento contro Juventus, Real e Barcellona (i tre club che ancora non hanno abbandonato il progetto), è stato sospeso, la sua posizione non si è ammorbidita e avverte: ’’La giustizia a volte è lenta, ma arriva sempre, io non sono entrato nello specifico delle competenze della nostra Disciplinare, ma ovviamente l’input è quello di risolvere la questione con i tribunali.
Per come la vedo io non è uno stop definitivo, prima chiariamo le faccende legali e poi andiamo avanti’’. ’’A volte – prosegue Ceferin – ho la sensazione che questi tre club siano come quei bambini che saltano la scuola per un pò, non vengono invitati alle feste di compleanno e poi cercano di entrare al party con la polizia’’. Secondo un suo illustre predecessore, Michel Platini, i club hanno diritto di progettare la Superlega. ’’Ormai nulla mi sorprende nel calcio, ma il suo commento non merita il mio commento’’, taglia corto Ceferin che chiude l’intervista con Rai Sport rispondendo a una domanda sul suo ex amico Andrea Agnelli. ’’Stringerli la mano se dovessi incontrarlo? E’ una questione personale e non vorrei rispondere, ma credo che lui conosca la risposta’’.