La delegazione della nazionale di scherma italiana, tra le cui fila sono presenti il fiorettista modicano Giorgio Avola e il suo maestro Eugenio Migliore, è arrivata in Giappone già da qualche giorno. Dopo un viaggio reso ancora più lungo dalle estenuanti quanto inevitabili procedure anti-covid previste subito dopo lo sbarco all’aeroporto di Haneda, il gruppo ha raggiunto la Waseda University di Tokorozawa, a circa 50 km da Tokyo. Il campus universitario è stato eletto come base del CONI per una parte delle delegazioni italiane di tutti gli sport, in preparazione al debutto nelle competizioni olimpiche ed ospita gli allenamenti di rifinitura prima dell’ingresso delle delegazioni nel villaggio olimpico. Le nazionali azzurre si accrediteranno al villaggio olimpico il 22 luglio, il giorno che precede la cerimonia di apertura dei XXXII Giochi Olimpici Estivi, per poi dal 24 partire con il programma delle gare di scherma.
Il fioretto maschile a squadre, dove gareggerà Giorgio Avola con il team composto da Cassarà, Garozzo e Foconi, sarà l’ultima gara in programma domenica 1 agosto. Le sette ore di fuso orario faranno si che i primi turni si svolgeranno nella notte italiana a partire dalle 3:45. Alle 18:30 ora locale, 11:30 in Italia, prenderanno il via gli incontri che assegneranno le medaglie. “Seppur con un anno di ritardo siamo finalmente partiti per questa Olimpiade” dice il maestro Migliore componente dello staff tecnico del fioretto. “Nonostante le difficoltà del momento, l’entusiasmo di tutti i partecipanti è stato palpabile fin dalla partenza da Roma, dai debuttanti ai più esperti che una olimpiade oltre ad averla già fatta magari l’hanno anche vinta. E questo è inevitabile per una manifestazione che rimane pur sempre il sogno di una vita per ogni atleta.
Qui nel campus della Waseda University nonostante i rigidi protocolli anti-covid a cui siamo sottoposti il clima è sereno, e stiamo lavorando molto bene per assorbire il fuso orario e farci trovare pronti e nelle migliori condizioni possibili al momento di scendere in pedana. Consci che dalla scherma italiana ci si aspetta sempre grandi risultati, mai come in questa edizione dei giochi, svolte in condizioni così particolari e dopo un così lungo periodo senza competizioni internazionali, è difficile fare previsioni. Ma abbiamo la certezza di aver dato il massimo per arrivare pronti a rappresentare il nostro paese e onorare il nostro tricolore”.