Ancora un furto, l’altra notte, alla zona industriale di Ragusa. E, per l’ennesima volta, è stato preso di mira il bar pizzeria Savini di proprietà di Daniele Leggio, noto imprenditore molto presente in città, la cui attività è situata proprio al centro dell’area industriale, in prossimità della strada parecchio transitata che conduce a Marina di Ragusa.
Le modalità, seppur ancora al vaglio degli inquirenti, fanno rilevare uno studio preliminare da parte dei soliti ignoti prima di passare all’azione e mettere in atto il piano criminoso. “L’obiettivo – dice il presidente del centro commerciale naturale Isole Iblee, Gianni Corallo, che lancia l’allarme – era di fare razzia di ogni genere di prodotti facilmente rivendibili. E purtroppo i delinquenti sono riusciti a concretizzarlo visto che in un batter d’occhio hanno arraffato ogni cosa, dai tabacchi, ai "gratta e vinci". E, ovviamente, non hanno risparmiato tutto quanto si trovava in cassa. A questo, purtroppo, va aggiunto il danno perpetrato agli infissi che i ladri hanno scardinato con violenza inaudita al fine di aprirsi la strada all’interno del locale. Il tutto è avvenuto in piena notte, poco dopo le 4, ed in un lasso di tempo brevissimo”.
La stessa attività era stata presa di mira qualche anno fa allorquando i malviventi utilizzarono un’auto come "testa d’ariete", sfondando ed abbattendo la porta principale d’ingresso come nella sequenza di un film di Hollywood. Anche in quella occasione i danni furono ingenti. “Non è più possibile – prosegue Corallo a nome di tutti gli associati di Isole Iblee – continuare a lavorare e fare impresa in simili condizioni. Esprimiamo i sentimenti di più sentita solidarietà al titolare Daniele Leggio, che tra l’altro è componente del nostro Consiglio di amministrazione, solidarietà arrivata anche da numerose altre aziende socie e comuni clienti che, appresa la notizia, hanno manifestato il loro rincrescimento ai titolari Daniele Leggio e alla moglie Eleonora per il grave danno subito. Non possiamo che rimanere stupefatti per quanto accaduto a fronte del reiterarsi di azioni criminose che la dicono lunga sul disagio e sul degrado che le attività insediate nella zona industriale si trovano costrette a fronteggiare.
Speriamo che l’impianto di videosorveglianza attivato lo scorso 5 maggio 2015 riesca a fornire agli organi investigativi i necessari ed ulteriori elementi al fine di ricostruire le responsabilità. Qualcuno sostiene che forse l’impianto di videosorveglianza non sia funzionante. Stiamo verificando tramite l’Irsap la fondatezza di tali voci, malgrado sia l’ex Asi sia il nuovo ente ad oggi non ci hanno dato riscontro. Sarebbe molto grave, ove tali voci venissero confermate, la posizione dell’Irsap”. E il presidente Corallo prosegue: “Sulle varie criticità esistenti nell’area è stata chiesto un incontro col prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, visto il disinteresse registrato soprattutto negli ultimi tempi che ha acuito le difficoltà delle imprese insediate nell’area industriale.
Già qualche mese fa era stata chiesta alla nuova amministrazione comunale di Ragusa l’istituzione di un tavolo tecnico composto dal Comune di Ragusa, Irsap, ex Asi in liquidazione ed una rappresentanza delle imprese al fine di portare a soluzione i problemi più emergenti. In tale occasione venne consegnato al sindaco Peppe Cassi un voluminoso carteggio con oltre 150 foto che ritraevano lo stato pietoso in cui versa la zona industriale di Ragusa. Attendiamo risposte”.