Continua senza sosta l’aggressione alle aziende insediate nell’area industriale di Ragusa. Un altro furto, dopo quello che aveva già preso di mira il Savini, si è verificato nella notte tra sabato e domenica ai danni di un’azienda di autotrasporti, la “Spadola & Tumino snc”, da parecchi anni situata nella prima fase dell’area industriale di Ragusa.
Questa volta i ladri sono entrati in azione verso le 2 all’interno del lotto dove l’azienda di autotrasporti custodisce decine e decine tra automezzi ed autoarticolati con l’intento di rubare il carburante necessario agli automezzi che si apprestano ad iniziare lunghissimi viaggi verso il Nord Italia transitando anche verso alcuni Paesi Europei. Il pronto intervento di alcuni agenti della Squadra mobile di Ragusa ha però bloccato quanto stava accadendo, impedendo di caricare una parte della refurtiva che era stata ben preparata in fusti e pronta per essere portata via proprio ai margini della carreggiata. Ma l’aspetto più preoccupante è costituito dal fatto che l’azienda in questione, proprio in questi ultimi due mesi, ha già subito altri tre furti.
A questo va aggiunto il fatto che il tratto di strada adiacente l’azienda è da parecchio tempo totalmente al buio in quanto l’illuminazione stradale risulta perennemente guasta. La denuncia arriva dal parco commerciale Isole Iblee. Intere aree totalmente al buio, strade dissestate, segnaletica inesistente. E, ancora, massi enormi che crollano improvvisamente sui marciapiedi e, dulcis in fundo, un impianto di videosorveglianza, costato oltre 1 milione e 600 mila euro e volutamente mai reso operativo per la sicurezza delle imprese insediate. D’urgenza, ieri si è riunito il Consiglio di amministrazione di Isole Iblee per valutare la situazione alla luce degli ultimi sviluppi.
Tutti i componenti del Cda hanno rilevato che non è più tollerabile uno situazione del genere a fronte del fatto che le imprese stanno attraversando un momento davvero terribile. Abbandonate negligentemente dall’Irsap che ha creato tutte le condizioni utili per favorire, alimentare e proliferare atti delinquenziali; tartassate dal Comune di Ragusa che ha salassato ulteriormente le imprese per imposte, tasse, balzelli di ogni genere e, infine, massacrate e senza tregua anche dalla criminalità. E’ assolutamente impossibile continuare a lavorare in queste condizioni e prima di prendere delle decisioni forti, importanti e dirompenti, si valuterà su eventuali soluzioni che potranno scaturire dall’incontro col prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza.