Sarà l’autopsia ad accertare le cause del decesso di Corrado Roccaro, il 58enne avolese deceduto ieri dopo un’agonia durata undici giorni. L’uomo è morto all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa dove si era sottoposto ad una operazione al cuore di ablazione atriale.
Una operazione considerata di routine, che solitamente viene effettuata in day hospital o al massimo con una notte di degenza e invece qualcosa non è andata bene e il paziente, ricoverato il 7 gennaio scorso, il giorno stesso dell’intervento ha avuto una emorragia ed è stato trasferito in rianimazione. Il paziente sarebbe rimasto in arresto cardiaco per circa 30 minuti , troppi per potere sperare in una ripresa. Da lì tutto è precipitato e per l’uomo, dopo essere rimasto attaccato ai macchinari della rianimazione per undici giorni, non c’è stato nulla da fare. La morte cerebrale è avvenuta alle 8.49 di ieri e alla presenza di una commissione medica, alle 14.45 anche i macchinari sono stati staccati.
Adesso i familiari chiedono giustizia, già dopo qualche giorno dal ricovero avevano presentato un esposto-querela dando mandato al proprio legale di far luce su quanto accaduto e di accertare se ci sono state delle responsabilità e delle omissioni. Ieri pomeriggio dopo il decesso i familiari hanno chiesto il sequestro della salma perché venga effettuata l’autopsia che dovrebbe essere eseguita dal medico legale Orazio Cascio dell’Università di Catania. Corrado Roccaro, rappresentante di commercio, era molto conosciuto e stimato in città, lascia la moglie e due figli.