E’ indagata per maltrattamenti in famiglia, la donna romena di 36 anni mamma del bimbo di sei mesi morto lo scorso 19 febbario a Comiso. Il provvedimento è stato assunto dopo che l’autopsia sul corpo del piccolo, eseguita a Catania dal professior Giulio Di Mizio avrebbe confermato che la frattura del braccio, emersa da una Tac in ospedale, è intervenuta prima del decesso.
L’esame autoptico avrebbe anche evidenziato un pessimo quadro clinico del neonato che soffriva anche di una malattia congenita. La donna, ha altri cinque figli, due vivono in Romania e due in Tunisia, mentre un’altra bimba che viveva con lei le è stata tolta dal Tribunale dei minorenni di Catania in via cautelare. Sulla vicenda indaga la polizia coordinata dal procuratore di Ragusa, Fabio D’Anna, e dal sostituto Santo Fornasier. La madre, è già stata interrogata a lungo in Questura a Ragusa sulle condizioni del figlio e su come veniva tenuto in casa, e anche sul «buco» di ore intervenuto dall’ultima poppata alla chiamata al 118 per soccorrere il piccolo che all’arrivo dei sanitari era già senza vita.