La Polizia ha scoperto a Comiso un ladro seriale di gasolio, per lui è scattata una misura cautelare dell’obbligo di dimora, emessa dal Tribunale di Ragusa. Si tratta di D.M.M., quarantasettenne comisano, ritenuto responsabile di una serie di furti ai danni di una impresa locale impegnata nell’attività di estrazione di pietra calcarea.
I furti hanno determinato, oltre al valore del carburante trafugato, un ulteriore danno economico derivante dalle ripetute interruzioni alle attività estrattive. Ad ottobre, il titolare dell’impresa in questione denunciava una serie di furti di gasolio perpetrati all’interno della cava in c.da Canicarao e, nello specifico, dall’interno dei serbatoi dei mezzi pesanti utilizzati per l’estrazione della pietra lì parcheggiati. Le indagini hanno permesso di ricostruire almeno sei episodi di furto, consumati tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre 2018, e di individuarne l’autore il quale, in una circostanza, è stato sorpreso da una pattuglia della Polizia di Stato all’interno della cava mentre si accingeva a perpetrare l’ennesimo furto.
Gli accertamenti – esperiti anche attraverso l’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza – hanno messo in luce la particolare tecnica utilizzata dal malfattore per asportare il carburante direttamente dai serbatoi dei mezzi pesanti. Questi, infatti, dopo aver forzato il tappo del serbatoio del veicolo, vi introduceva all’interno un tubo dal quale aspirava con la bocca l’aria per riempirlo di gasolio. A quel punto, introduceva l’altra estremità del tubo nella tanica che portava con sé e, la riempiva di carburante. Operazione che veniva ripetuta più volte tanto da determinare alla parte offesa un danno ammontante a diverse migliaia di euro. Adesso, l’uomo dovrà rispondere per i reati di furto aggravato legati dal vincolo della continuazione e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.