Un tachigrafo taroccato è stato scoperto e sequestrato dalla Polizia Provinciale di Ragusa su un Tir fermato nei pressi del mercato di Vittoria. Alla guida c’era un cinquantaduenne di Angri. Al controllo dei dati del tachigrafo digitale, il Tir risultava in “pausa” da oltre due ore mentre era regolarmente in movimento. Gli agenti hanno riscontrato la manomissione del bulbo sensore kitas e del relativo sigillo.
Ma ciò che ha meravigliato gli agenti della Polizia provinciale è stato il rinvenimento, pure, di un sofisticato circuito elettronico con relativo cablaggio, opportunamente nascosto, capace di alterare i dati del tachigrafo digitale. Tale strumentazione elettronica, una volta azionata (probabilmente con il cellulare), inibiva il corretto funzionamento del tachigrafo, rendendo di fatto impossibile verificare la reale attività lavorativa del conducente. Tutto l’apparato ed il materiale è stato sottoposto a sequestro penale ed il conducente del Tir è stato denunciato in stato di libertà, per manomissione ed alterazione del cronotachigrafo digitale e del sigillo del bulbo kitas, nonché per rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Il sequestro è già stato convalidato dal sostituto della Procura della Repubblica Monica Monego.
E’ stata inoltre applicata una sanzione pecuniaria amministrativa di € 1.736,00 e la decurtazione di 10 punti dalla patente. E’ il settimo caso di manomissione degli apparati tachigrafici scoperto dalla Polizia Provinciale di Ragusa, in pochi mesi. Va rilevato che gli stratagemmi individuati, dalla semplice calamita a quelli più sofisticati di tarocca mento dell’apparato tachigrafico permettono ai datori di lavoro di eludere la normativa europea e nazionale che prescrive precisi e obbligatori tempi di guida e di riposo giornaliero e/o settimanali dei conducenti dei Tir.