Dopo aver preso a schiaffi alcuni avventori di un locale del centro si scaglia anche contro le Forze dell’Ordine: 24enne di Comiso arrestato dalla Polizia di Stato.
In particolare nella tarda serata di domenica, 30 giugno, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Comiso hanno tratto in arresto in flagranza un giovane comisano, C.G. di anni 24, il quale, dopo aver aggredito alcuni avventori di un locale del centro storico casmeneo, si scagliava contro l’equipaggio di una volante della Polizia di Stato. In particolare, intorno alle ore 23:00 di domenica scorsa, durante il servizio di controllo del territorio la Volante del locale Commissariato interveniva in Piazza Aurelio Saffi, a seguito della segnalazione di un assembramento nei pressi di un pubblico locale.
Sul posto i poliziotti notavano C.G. inveire contro un avventore del locale al quale proferiva minacciosamente le seguenti frasi: “Ora ti faccio vedere io, ora ti ammazzo”. Immediatamente dopo l’uomo passava alle vie di fatto e, scagliandosi contro l’avventore, lo colpiva al volto con un pugno e, subito dopo, lo afferrava cingendogli con le mani il collo. Gli agenti intervenivamo immediatamente per bloccare l’azione violenta, tuttavia l’aggressore cercava in tutti i modi di colpire la vittima divincolandosi dagli operatori che, con non poca fatica, riuscivano comunque ad immobilizzarlo. In tale fase concitata, nonostante fosse stato più volte invitato a desistere, l’aggressore si scagliava contro gli Agenti assestando loro gomitate ai fianchi, pugni e calci.
Quindi, dopo esser stato sottoposto agli opportuni controlli di sicurezza, veniva collocato all’interno dell’autovettura di servizio; qui, non pago, continuava nel suo atteggiamento irruento e riottoso tanto da assestare delle testate sulla paratia interna del veicolo di servizio. A seguito dei colpi subiti entrambi gli Agenti ricorrevano alle cure del locale presidio sanitario, dove venivano loro diagnosticati traumi giudicati guaribili in 5 giorni s.c. Sulla scorta di quanto ciò, l’uomo veniva tratto in arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Il P.M. di turno disponeva la sottoposizione agli arresti domiciliari.