Anche il Sindacato Polizia Penitenziaria interviene sulla morte dei due bambini investiti e uccisi a Vittoria. Le uniche parole che si possono usare sono quelle del padre di Alessio: "Spero di non ritrovarmi fra qualche tempo a vedere che, chi ha ucciso mio figlio e mio nipote, venga condannato a due o tre anni" dichiara Aldo Di Giacomo segretario generale del sindacato.
Purtroppo i fatti ci dicono che è proprio così: le condanne, quando ci sono, sono sempre lievi nonostante “gli auspici” del Ministro dell’Interno che pure continua a ripetere che da quando c’è lui al Viminale i delitti sono calati. Di Giacomo ricordando che il Sindacato ha promosso da mesi, insieme ad associazioni ed organismi della società civile, la campagna “Noi le vittime, loro i carnefici” per fare chiarezza sulla grande confusione che regna nelle carceri e fuori tra chi subisce violenze e chi li commette. Per Di Giacomo “non bastano dolore, rabbia e indignazione; occorre una forte reazione da parte delle istituzioni che hanno il dovere di tutelare l’infanzia, delle famiglie, dell’associazionismo come di ogni cittadino.
Un primo segnale può venire da una profonda riforma della figura del Garante per i diritti dell’infanzia diffuso in Regioni e Comuni per renderlo più efficace nella sua missione.