Nella giornata di ieri la Polizia di Stato ha sottoposto a fermo di P.G. uno scafista sudanese di 27 anni, responsabile di aver favorito l’ingresso clandestino nel territorio italiano di 60 migranti che viaggiavano a bordo di un gommone sovraffollato ed in pessime condizioni, tratti in salvo dalla nave “Ocean Viking”.
Secondo il racconto dei testimoni, che per il viaggio della speranza avevano pagato fino a 1.000 euro ciascuno, l’imbarcazione condotta dal sudanese era partita dalle coste libiche, affrontando la traversata nonostante le avverse condizioni meteo. Ieri mattina, immediatamente dopo l’arrivo della nave, i migranti venivano ospitati presso l’Hotspot di Pozzallo e gli investigatori davano subito inizio alle indagini che consentivano, nel giro di poche ore, di acclarare le responsabilità del sudanese. Grazie al lavoro sinergico, gli uomini della Squadra Mobile Questura di Ragusa, collaborati da un’aliquota dei Carabinieri e di una della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza, hanno sottoposto a fermo lo straniero che, con il concorso di altri soggetti presenti in Libia, ha favorito l’ingresso illegale in Italia dei 60 migranti, esponendoli a pericolo per la loro vita in relazione all’imbarcazione utilizzata per il viaggio.
Al termine dell’attività investigativa, giuste direttive della Procura della Repubblica di Ragusa, l’indagato è stato condotto presso il carcere di Ragusa.