Ragusa – I carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina e del Nucleo operativo e radiomobile, ieri sera hanno arrestato M.O., tunisino di 22 anni, a seguito di preordinato servizio perlustrativo teso ad intercettare fenomeni di spaccio nel comune camarinense. Durante il pattugliamento non sfuggiva alla vista dei militari un soggetto che maldestramente cercava di allontanarsi non appena si avvedeva del passaggio di una pattuglia dell’Arma. La prontezza dei Carabinieri permetteva di bloccare immediatamente il giovane, il quale aveva furbescamente ripartito 5 grammi di hashish già suddiviso in dosi negli slip ed all’interno di una delle scarpe che indossava.
Da successivi accertamenti emergeva che lo stesso avevo fatto ingresso illegalmente nel territorio italiano meno di due mesi fa, nell’ambito degli sbarchi fantasma in cui imbarcazioni più o meno piccole riescono ad approdare sulle coste siciliane in modo clandestino. L’immigrato riusciva a darsi alla macchia nella provincia trapanese, per poi giungere nel ragusano grazie ad una fitta rete relazionale che, negli anni, la folta comunità tunisina ha costruito per dare supporto ai connazionali. Per tale motivo lo si avviava all’accompagnamento coattivo ai fini dell’espulsione. Durante i preparativi tentava la fuga strattonando violentemente i militari, senza fortuna, poiché riusciva solamente ad ottenere un provvedimento di arresto per resistenza a pubblico ufficiale.
Lo straniero veniva tradotto presso la casa circondariale di Ragusa, a disposizione del Pubblico Ministero di turno, in attesa del giudizio direttissimo, confermando la continuità garantita dai militari dell’Arma di Ragusa, nel contrastare il grave fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti sulla costa camarinense, spesso associato a gruppi di soggetti di nazionalità tunisina. (Foto web)