Ragusa – Nella giornata di ieri il Giudice per le Indagini Preliminari di Ragusa ha convalidato, su richiesta della locale Procura, l’arresto eseguito in data 26 novembre u.s. dalla Polizia di Stato, operato dalla Squadra Mobile e dalla Sezione Volanti, nei confronti di P.D., residente a Ragusa, con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e reati contro la persona. L’arresto era scaturito a seguito della chiamata alla centrale operativa della Questura che segnalava un’aggressione ai danni di un appartenente alla Polizia di Stato, libero dal servizio, nella centralissima Via Archimede. Sul posto, gli agenti intervenuti constatavano che effettivamente un poliziotto, in servizio presso la Questura di Ragusa, era stato poco prima colpito da un uomo che gli aveva sferrato diversi pugni al volto, cagionandogli plurime fratture alle ossa del naso e all’arcata dentaria.
Immediatamente soccorso, veniva condotto presso il locale Pronto Soccorso per le cure sanitarie del caso. Le ricerche dell’uomo, avviate nell’immediatezza dei fatti, grazie anche alla visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza ubicati nella zona, permettevano di identificare da subito le caratteristiche fisiche e la precisa identità del soggetto, quale autore della violenta aggressione nei confronti del poliziotto. L’attenta ricostruzione dei fatti permetteva di chiarire la dinamica dell’immotivata aggressione ai danni del poliziotto che, poco prima di essere colpito, aveva avuto una discussione con un pedone in ordine ad un diritto di precedenza nell’attraversamento delle strisce pedonali.
Tale discussione aveva suscitato un inconsulto scatto di ira da parte di P.D., che nonostante fosse estraneo al diverbio relativo a motivi di circolazione stradale, si scagliava con rabbia e violenza contro il poliziotto, mentre questi era ancora all’interno della sua autovettura, con la cintura di sicurezza ancora allacciata, impedendogli anche di uscire dal mezzo e di difendersi dalla brutale aggressione. Nelle fasi immediatamente successive all’evento, l’aggressore si dava a precipitosa fuga, ma le ricerche poste in essere dalla Polizia di Stato, senza soluzione di continuità, permettevano di rintracciare il pericoloso soggetto all’interno della sua abitazione, ove si era rifugiato.