Importanti novità finanziarie per la sanità siciliana sono emerse nell’incontro tenuto a Ragusa, presso la sala Avis, ed organizzato dal gruppo consiliare pentastellato cittadino e in particolare da Sergio Firrincieli.
Per effetto di una delibera del Cipe, infatti, è questo quanto annunciato dal relatore senatore Pino Pisani, “la Regione Sicilia potrà usufruire di circa 800 milioni di euro suddivisi in differenti tranche. La prima tra queste, 200 milioni di euro, sarà disponibile con l’approvazione della rete ospedaliera isolana”. Il senatore Pisani è componente della XII commissione Sanità a palazzo Madama, relatore, tra l’altro, del ddl che prevede la creazione della rete nazionale dei registri tumori e dei sistemi di sorveglianza dei sistemi sanitari regionali. L’organizzatore dell’incontro, il consigliere Sergio Firrincieli ha spiegato il senso dell’iniziativa affermando “ abbiamo voluto un confronto su questi temi che riguardano da vicino tutti i cittadini.
Quando si parla di Sanità è normale che sia così. E, diciamo, che le risposte arrivate sono state molto interessanti proprio perché hanno a che vedere con le esigenze di tutti noi. E’ il primo, inoltre, di una serie di appuntamenti che stiamo organizzando su questioni di ampio respiro”. Da parte sua il senatore Pisani ha espresso “l’auspicio che la rete ospedaliera regionale possa essere approvata nel più breve tempo possibile così da fruire di questi fondi da investire nell’edilizia ospedaliera. La rete, però, è ancora al vaglio delle strutture ministeriali che hanno previsto delle prescrizioni”. La manovra approvata a dicembre ha messo la sanità pubblica nelle condizioni di recuperare parte del terreno perduto con le cattive gestioni dei governi precedenti”.
Nello specifico Pisani ha ricordato “si vogliono ridurre i tempi d’attesa per ottenere prestazioni sanitarie, si incrementano di 4 miliardi i fondi destinati all’edilizia sanitaria e all’ammodernamento tecnologico dei nostri ospedali; 328 milioni sono stati impegnati nella formazione specialistica”. E poi ha chiarito: “Continuano a risultare vacanti i concorsi per gli anestesisti, i medici della Medicina di urgenza, per i radiologi. La nostra preoccupazione in com-missione Sanità è stata quella di adottare provvedimenti per colmare queste lacune determinate da chi, negli scorsi anni, ha avuto una visione ottusa e non è riuscito a pianificare nella maniera più at-tenta. Con questi emendamenti, sarà possibile reclutare diverse centinaia di medici e affrontare l’emergenza che si è venuta a creare. Abbiamo, altresì, previsto oltre 40 milioni di euro per ampliare le borse di studio a vantaggio degli specialisti e contiamo di giungere a una maggiore intesa tra Università, che si occupa per eccellenza di formazione, e Sistema sanitario nazionale in modo da far sì che anche le strutture extrauniversitarie possano essere delegate a portare avanti percorsi formativi di un certo livello”.
Molto critico nei confronti del Governo regionale è stato l’altro relatore dell’incontro, l’on. Giorgio Pasqua, deputato regionale componente della commissione Sanità, sec-ondo cui l’esecutivo retto da Musumeci “non ha fatto nulla per modificare lo stato delle cose. Anzi, tutto rischia di peggiorare. Anche qui a Ragusa molti reparti da unità operative dipartimentali ris-chiano di essere declassate a semplici in maniera immotivata. E tutto ciò comporta il dover rinunciare a medici oltre che a determinati servizi. Il piano ospedaliero siciliano, in sostanza, non ha portato alcuna novità. Nell’area iblea, ad esempio, ci sono tre Dea di primo livello ma non c’è un Dea di secondo livello, l’ospedale più evoluto, quello che può contare al proprio interno anche sulla neu-rochirurgia. E diciamo che questa è una carenza molto pesante”.
Da parte sua la deputata regionale ragusana Stefania Campo ha invece messo in rilievo che “dopo una situazione complessa, l’attuale manager dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò, sta cercando finalmente di riportare la situazione nella norma. Abbiamo dovuto fare i conti con l’esternalizzazione di servizi come quello di manutenzione il che ha voluto significare affidamenti in somma urgenza e quindi costi superiori oltre a non avere strutture adeguate a livello di decoro. Segnalo, altresì, la carenza di laureati in Pediatria in provincia di Ragusa, circostanza che ha determinato una carenza di personale nei relativi reparti ospedalieri del nostro territorio. Per non parlare dei sopralluoghi che abbiamo condotto in vari ospedali della provincia dove abbiamo trovato situazioni incresciosi come nel caso del Regina Margherita di Co-miso dove abbiamo riscontrato fratturazioni alle pareti, crepe, porte antipanico bloccate e altro an-cora. Serve una svolta”.
All’incontro erano presenti Teresa Fattori, presidente Lilt Ragusa, Rosario Tumino, dirigente medico Anatomia patologica e direttore responsabile registro tumori dell’Asp di Ragusa, Antonio Campo, coordinatore sanitario regionale della Samot Ragusa onlus. Tutti hanno il-lustrato le peculiarità dei relativi ambiti d’intervento. Erano presenti anche il questore Salvatore La Rosa, che ha portato un saluto, e i vertici locali dell’Arma dei Carabinieri. L’assessore alla Sanità, Luigi Rabito, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale. (da.di.)