Le dichiarazioni dei consiglieri di opposizione Mario D’Asta (Pd) e Sergio Firrincieli (M5) su una presunta ‘marcia indietro’ del sindaco Peppe Cassì e della’Amministrazione comunale di Ragusa in merito all’affidamento ad un privato della gestione della piscina comunale (di cui abbiamo ampiamente riferito su questo giornale n.d.r.) hanno trovato una immediata replica da parte dello stesso primo cittadino.
La riportiamo integralmente. “Credo sia opportuno fare chiarezza attorno alla fruizione della Piscina Comunale, una struttura importante per la nostra città sulla quale è in corso una riflessione per ottimizzarne la gestione. Nessuna riduzione della qualità dei servizi, anzi, ma la necessità di attuare una logica di efficientamento e di risparmio come sta avvenendo per altri impianti comunali. Se in un primo momento avevamo ipotizzato di affidare la struttura ad un privato per 9 anni a fronte di garanzie sugli standard di qualità, venerdì in Commissione ho formulato l’idea di appaltare solo la gestione, in modo da mantenere un controllo pubblico, attuando però una serie di interventi pratici, utili a ridurre gli sprechi, con la consulenza volontaria di un esperto proveniente dall’ambito Coni.
Una via che intendiamo perseguire e che è frutto di colloqui intercorsi con tecnici ed esperti. Sono felice che anche i consiglieri di opposizione a cui ieri ho presentato il progetto nel luogo che ritengo idoneo, ovvero la Commissione dedicata, esultino all’idea, salvo però cadere nella solita ir-resistibile tentazione di fare speculazione politica, prendendosi i meriti di un cambiamento di rotta a cui mi sarei uniformato. Essendo stato il primo a parlare e ad esporre la propria idea, questa rico-struzione mi pare quantomeno singolare. Diversamente dalle vecchie abitudini e rispettoso del ruolo dei consiglieri, ritengo che le Commissioni non servano a prendere atto di decisioni già prese ma siano invece il luogo delle proposte, come appunto ieri è successo.
Il piacere di sbracciarsi in acqua per appuntarsi le medaglie lasciamolo a chi frequenta le piscine”. (da.di.)