Protestano i cittadini per i disagi cui sono costretti nel rapportarsi con l’ufficio tributi comunale di via Mario Spadola, e soprattutto con l’ufficio Tari. Le lamentale hanno trovato eco in una netta presa di posizione del capogruppo consiliare del Pd Mario Chiavola, che, dopo aver constatato che “rispetto alla precedente amministrazione, poco o nulla è cambiato” denuncia “siamo alle solite.
L’ufficio Tributi continua ad essere preso d’assalto. E nessuno si preoccupa di venire incontro alle esigenze dei contribuenti costretti a rimanere ammassati in stanze anguste e poco illuminate pur di conquistare il diritto di interloquire con il personale”. Il consigliere dem prosegue “noi speriamo che l’assessore al ramo non risolva la questione nel solito modo, cioè redarguire i dipendenti e il dirigente i quali, invece, svolgono alacremente e con estrema dovizia il proprio lavoro. Eppure, la questione rimane sempre la stessa. Manca il personale sufficiente e i locali in cui il servizio è allogato non consente di rispondere alle esigenze dell’utenza che, in maniera sempre più numerosa, si propone a tutte le ore pur di cercare di sanare le proprie pendenze o di ottenere chiarimenti. E’ un settore molto delicato, quindi, che avrebbe bisogno di essere riorganizzato.
Basti pensare che l’ufficio, posizionato nei locali in cui un tempo sorgeva l’ex Consorzio agrario, nei pressi degli uffici della polizia municipale, in via Spadola, riesce a dare risposta a 15-20 utenti per ogni sessione. Mentre le richieste da parte di persone che si propongono in ciascuna di queste sessioni ammontano almeno a cinquanta-sessanta. E’ facile intuire che si tratta di un numero spropositato di richieste che non si riesce a soddisfare. E tutto ciò procura disagi enormi ai contribuenti che sperano di potere risolvere le loro problematiche. Ritengo che in una città con un, tutto sommato, numero contenuto di residenti, una difficoltà del genere dovrebbe essere risolta in maniera immediata e semplice.
E, invece, siamo sempre qui a girare attorno alla solita questione. Qualcuno, dall’ente di palazzo dell’Aquila, intervenga in maniera decisa ed efficace. Il problema ultimo rimane quello del potenziamento degli uffici. Serve più personale”. Anche da CasaPound di Ragusa è arrivata una protesta analoga di cui abbiamo già riferito sul giornale. Rimane da aggiungere che anche l’introduzione della piattaforma Linkmate da parte dell’ente comunale non sappiamo se possa essere la soluzione a tali disagi, considerando la grossa percentuale di utenti non abituati all’uso di tali strumenti infornatici. (da.di.)