La riunione di insediamento dell’osservatorio permanente sulla tassa di soggiorno a Ragusa offre al consigliere pentastellato Giovanni Gurrieri, in qualità di rappresentante dell’opposizione insieme a Giorgio Mirabella, l’occasione per avanzare delle proposte senza però risparmiare critiche soprattutto all’amministrazione Cassì.
E, relativamente alle proposte, la prima riguarda l’aeroporto di Comiso e il ruolo che deve avere il Comune di Ragusa. Afferma infatti Gurrieri “ho chiesto con forza che il sindaco riprenda in mano, e in maniera decisa, la questione dell’aeroporto di Comiso e del ruolo che Ragusa, in questo contesto, può recitare. Infatti, dopo avere riflettuto sul fatto che l’amministrazione dimostra di essere, come si dice, sempre sul pezzo per quanto riguarda le grandi questioni, almeno mediaticamente, salvo poi lasciarle cadere nell’oblio, ho ritenuto opportuno segnalare che sul rilancio dello scalo aeroportuale il Comune trovi una strada indicata per contribuire ad avviare un’azione di rilancio del sito.
Non possiamo non considerare come l’aeroporto, adesso, rappresenti il primo motore di crescita e sviluppo della nostra provincia. E non possiamo certo perderlo. Ho chiesto che si faccia fronte comune assieme alle aziende e agli imprenditori per esaminare e affrontare questa come altre questioni che risultano essere cruciali per il nostro sviluppo, per la nostra crescita. Non possiamo fare finta di niente. Dobbiamo far sì che questa città, questa provincia, diventino una vera destinazione turistica frutto di un marketing territoriale all’altezza”. A sostegno delle posizioni personali e del suo gruppo consiliare, ma anche dell’intero movimento 5 stelle (ricordiamo che in pochi mesi la ministra della difesa Trenta è riuscita a sbloccare le aree ex militari del Pio La Torre permettendo di acquisirle alla proprietà dello scalo casmeneo) Giovanni Gurrieri ricorda “ho sentito, durante la riunione dell’osservatorio, anche da parte dei rappresentanti delle associazioni di categoria presenti, molte proposte condivisibili.
Ma se le stesse non saranno prese in considerazione in maniera reale per una concreta attuazione, il nostro rimarrà soltanto un verbale esercizio stilistico fine a se stesso. E noi questo intendiamo assolutamente evitarlo”. Dicevamo poi anche di critiche avanzate dal consigliere grillino, che in particolare fa notare “verrebbe da chiedersi come mai, dopo sette mesi di attività, si è deciso di convocare l’organismo solo diciassette giorni prima della naturale scadenza riguardante la presentazione del bilancio di previsione 2019, prevista per il 28 febbraio, forse perché la ripartizione preventiva delle somme della tassa di soggiorno deve essere allegata al bilancio in questione”. (da.di.)