Prendendo spunto dall’istituzione del servizio sperimentale di navette per Ibla appena presentato dall’Amministrazione comunale di Ragusa, ritenuto “lodevole ma del tutto insufficiente per modifi-care in meglio la mobilità urbana”, uno dei coordinatori della sezione di Ragusa del movimento Itlaia in comune, Claudo Conti (gli altri sono Gianflavio Brafa e Giuseppe Di Martino) avanza alcune proposte per un nuovo modello di servizio di trasporto urbano.
Dice infatti Conti ”con la costruzione della metropolitana di superficie sarà necessario un servizio di trasporto pubblico gommato a basso impatto ambientale, possibilmente con mezzi a metano o meglio se elettrici, che si integri con la ferrovia, pena la scarsa utilità della nuova infrastruttura”. Necessario poi, prosegue Conti, un servizio di autobus frequente, con non meno di tre corse/ora, comodo e confortevole. Occorre però superare la gestione AST, bandire una nuova gara e soprattutto trovare i soldi . L’attuale servizio copre poco meno di 500.000 km/anno con un costo di circa 900.000 € l’anno derivante dai trasferimenti regionali. Perché si possa parlare di un servizio accettabile i km da coprire dovrebbero essere almeno tre volte tanto, 1.500.000.
Servono però, per un servizio economicamente sostenibile e con una efficienza realisticamente raggiungibile al netto dei ricavi e del contributo regionale di 900.000 €/anno, da un minimo di 2,7 milioni di €/anno, secondo le tabelle del decreto sui costi standard del ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 28 marzo 2018, a un massimo di 3,6 milioni di €/anno, secondo ASTRA l’associazione delle società del trasporto pubblico locale”. Per quanto ri-guarda i fondi, precisa il coordinatore di Italia in comune “alla città di Ragusa si presenta un’occasione unica, creare finalmente un nuovo servizio di mobilità, che porta anche un po’ di nuova occupazione, utilizzando una parte delle royalty del petrolio che, sebbene in calo, nel 2018 garantiscono ancora circa 5 milioni di €/anno. Così finalmente, da quando il comune di Ragusa in-cassa le royalty, si utilizzerà un’entrata straordinaria per i fini per cui è stata creata : interventi rela-tivi ad interventi di miglioramento ambientale con relativo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche.
Speriamo che stavolta ci si riesca, senza che le royalty scompaiano nel nulla come successo per gli oltre 60 milioni di € incassati negli ultimi 5 anni dall’ amministrazione del M5S. Così si darà una risposta, seppur parziale, alle richieste da parte degli studenti di tutto il mondo, anche ragusani, che venerdì sciopereranno contro il cambiamenti climatico”. Intanto, il movimento fa la sua prima uscita pubblica sabato prossimo, alle 11,30 presso il bar Crescente di via Fanfulla da Lodi, 5. All’incontro “la società che sogniamo-la società che vogliamo” saranno presenti Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri e coordinatore nazionale di Italia in comune e Federica Battafarrano, assessora dello stesso comune. Invece i cordinatori locali del movimento, Gianflavio Brafa e Claudio Conti interverranno su “esperienze sul territori e focus su ambiente e rifiuti. Presente anche il coreferente di Italia in comune Sicilia Luca Agnello. (da.di.)